Startup – accordo Unindustria-Lazio Innova per settori chiave

|Novità|06 maggio 2016

L'accordo intende sostenere l’innovazione, i talenti e rafforzare le sinergie tra imprese e startup del territorio.

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Fausto Bianchi, presidente del gruppo giovani imprenditori di Unindustria con delega alle startup e alla promozione dell’imprenditoria giovanile, e Andrea Ciampalini, direttore generale di Lazio Innova firmano un accordo di collaborazione per sostenere l'innovazione e lo sviluppo delle startup sul territorio regionale.

L’accordo, che durerà fino a tutto il 2017, coinvolge una serie di settori: Aerospazio, Scienze della vita, IoT (Internet of Things), Industrie culturali e creative, Agrifood, Green Economy, Smart Manufacturing e Smart Cities.

“L’accordo ha l’obiettivo comune di promuovere e rafforzare tutta una serie di iniziative congiunte attraverso il lancio di bandi sui settori di punta che caratterizzano l’economia del nostro territorio”, dichiara Fausto Bianchi. La collaborazione con la società in house della Regione Lazio “ci consentirà di favorire ulteriormente il network tra le startup laziali ad alto tasso di innovazione e i principali stakeholder”.

Una delle prime call verrà lanciata durante la seconda edizione di Unirete, l'iniziativa B2B di Unindustria dedicata al mondo delle imprese, che si svolgerà il 9 e 10 giugno al Palazzo dei Congressi dell’Eur.

“Colgo inoltre l’occasione per anticipare che, attraverso il comitato startup di Unindustria, stiamo lavorando su un progetto a cui teniamo molto che è “From G.r.e.a.t. to Growth” prosegue Bianchi. “L’iniziativa mira alla costruzione di un grande hub, per avvicinare startup innovative ed aziende associate, sia medie che grandi, potenzialmente interessate a sviluppare e/o usufruire dell’innovazione proposta. Il progetto prevede una prima valutazione sul grado di innovazione delle startup laziali, che sarà la fase propedeutica alla organizzazione di specifici incontri one to many tra startup e aziende.

Il presidente del gruppo giovani imprenditori di Unindustria ricorda infine che le startup innovative della Regione hanno tempo fino al 19 maggio per partecipare alla terza edizione del premio Unirsi per l’impresa, che vedrà la fase finale e la premiazione dei vincitori durante l’evento dedicato all’innovazione all’interno di Unirete.

Aggiornamento: il termine per partecipare al premio è stato prorogato al 27 maggio.

Per Andrea Ciampalini, "grazie a questo importante accordo puntiamo a organizzare iniziative congiunte per sostenere e rafforzare il dialogo tra il mondo della produzione e quello delle idee e dell’innovazione. Attraverso azioni di Open Innovation vogliamo offrire alle aziende del Lazio la possibilità concreta di sfruttare il potenziale innovativo di startup, spin-off e talenti della ricerca".

“Per questo nei prossimi mesi Lazio Innova, per conto della Regione, assieme a Unindustria e ItaliaCamp, lancerà delle Challenge, competizioni tra le startup e i talenti del territorio per proporre soluzioni innovative a specifiche esigenze di trasformazione digitale e di crescita delle medio-grandi aziende del Lazio. Pensiamo che queste iniziative possano essere anche associate ad importanti eventi di settore in programma quest’anno, come le edizioni 2016 di Meet in Italy e della Maker Faire”.

Tra le altre attività congiunte, l’accordo prevede anche i “Meet up” - appuntamenti informali su tematiche specifiche con imprenditori e startup - e gli “Open innovation kit”, che forniranno la formazione necessaria alle aziende e alle startup per realizzare modelli di business sostenibili. Previsti inoltre “Matching events” sul territorio e azioni dedicate alla creazione e al rafforzamento di piattaforme di marketplace web-based. Infine, sono allo studio azioni di partecipazione a network internazionali, studi e ricerche a supporto delle policy e diffusione di buone prassi di riferimento.

Startup: il 10% si trova nel Lazio

In base al rapporto strutturale curato da Infocamere relativo al primo trimestre 2016, il numero di startup iscritte nell'apposita sezione del Registro delle Imprese a fine marzo 2016 era 5.439, il 5,8% in più rispetto alla fine dell’anno passato (+296 unità). Le startup rappresentano lo 0,35% del milione e mezzo di società di capitali italiane e complessivamente il loro capitale sociale ammonta a poco più di 277 milioni di euro, in media 51mila euro a impresa (in aumento del 7,3% sul precedente trimestre).

In valore assoluto la Lombardia è la Regione che ospita il numero maggiore di startup innovative (1.183, pari al 21,8% del totale), seguita da Emilia-Romagna (625, 11,5% del totale) e Lazio (548, 10,1%). In coda alla classifica, la Basilicata con 41 neo imprese innovative, il Molise con 20 e la Valle d’Aosta con 13 startup.

Se invece si considera l'incidenza di startup in rapporto alle società di capitali, è il Trentino-Alto Adige a farla da padrone, con 96 startup ogni 10mila società di capitali. Seguono le Marche con 68, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia-Romagna con 57. Quota più contenuta in Lombardia (37). 

Per quanto riguarda la distribuzione provinciale, è Milano la capitale delle startup innovative: 802, pari al 14,8% del totale. Seguono Roma, a quota 475 (8,7%), Torino a 273 (5%), Napoli a 172 (3,2%) e Bologna a 154 (2,8%). Superano le 100 startup anche le province di Firenze, Modena, Trento, Bari e Brescia.

Se nuovamente si considera il numero di startup in rapporto al numero di società di capitali presenti nella provincia, Trento figura al primo posto con 127 startup ogni 10mila società di capitali; seguono Trieste a quota 121, Ancona e Ascoli a 95. Milano e Roma non rientrano invece fra le prime 10 province.

> Rapporto strutturale startup primo trimestre 2016

Italia Startup Visa a quota 100 candidati

Nei primi quattro mesi del 2016, il programma Italia Startup Visa, teso alla semplificazione della procedura di erogazione di visti in favore di imprenditori innovativi non Ue che intendono aprire una startup innovativa in Italia, ha fatto registrare un numero record di candidature: 39, in aumento del 62,5% rispetto al precedente quadrimestre (settembre-dicembre 2015), che con 24 candidature aveva fatto registrare la performance più elevata fino a quel momento.

Con questi numeri, il programma raggiunge la soglia delle 100 application. I candidati provengono da 28 paesi diversi, da tutti i continenti: quello più rappresentato è la Russia (26 candidature), seguita da Stati Uniti, Pakistan e Ucraina, anch’essi in doppia cifra.

Si tratta principalmente di uomini (70 contro 30 donne), in grande maggioranza laureati - significativa anche la presenza di dottori di ricerca – con un'età media di 35,1 anni.

Al momento i detentori di visto startup risultano essere 57: 22 candidature non sono state accettate, altre 16 sono ancora in corso di valutazione, mentre sono i 5 i casi di rinuncia. In linea con la distribuzione territoriale delle startup nel Paese, è la Lombardia la meta preferita: 23 visa holder si sono stabiliti in questa regione, 19 nella sola provincia di Milano.

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