Piano Juncker - Ecofin, ok all'accordo su EFSI

|Novità|21 dicembre 2015

Ecofin - foto consiliumL'Ecofin dà il via libera all’accordo sull’attivazione del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi). Sarà operativo da settembre.

Il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (Efsi) rappresenta lo strumento cardine del Piano da 315 miliardi di euro lanciato dalla Commissione europea lo scorso novembre, al fine di promuovere gli investimenti in Ue.

Dopo l'accordo raggiunto dal trilogo formato da Commissione, Parlamento e Consiglio dell'Unione il 28 maggio sul funzionamento dell’Efsi, arriva anche l'ok dell'Ecofin, il Consiglio che riunisce i Ministri dell'Economia e delle finanze dei Ventotto.

Per rendere ufficiale l'accordo manca l'ok della plenaria del Parlamento europeo, che voterà il testo il 24 giugno. A quel punto il nuovo plafond sarà pronto a partire, e sarà operativo a partire dal mese di settembre.

“Il regolamento che istituisce l'Efsi è stato negoziato in tempi record”, nota con soddisfazione il vicepresidente della Commissione europea con delega a lavoro, crescita, investimenti e competitività Jyrki Katainen.

L'Efsi sarà basato su 16 miliardi di garanzie prese dal bilancio Ue e da 5 miliardi della Bei, per un totale di 21 miliardi. Le risorse europee saranno prese dal Connecting Europe Facility e da Horizon 2020, i due programmi destinati alle infrastrutture e alla ricerca. Ma, per venire incontro alle richieste del Parlamento europeo, sarà integrato dai residui non spesi del budget annuale dell’Ue. Quota, quest'ultima, che avrà un peso maggiore rispetto alle attese della vigilia.

L'Efsi sarà istituito in partenariato con la Banca europea per gli investimenti (BEI). Per i primi tre anni supporterà progetti in diversi settori: trasporti, energia, Tlc, educazione, salute, ricerca, finanza, PMI. Le sue garanzie saranno destinate a interventi dall’impatto positivo in termini economici e sociali, senza particolari vincoli predefiniti sulla distribuzione.

Alla fine dei tre anni la Commissione europea sottoporrà agli altri organi una valutazione indipendente dei risultati raggiunti dal fondo. A quel punto, si deciderà se confermare il suo funzionamento o eliminarlo.