La Garanzia Giovani entra nella fase due, quella della presa in carico effettiva, da parte dei centri per l'impiego e delle agenzie accreditate, degli oltre 337mila under 29 che hanno aderito all'iniziativa Ue per la formazione e l'occupazione.
Obiettivo dello strumento, attivo in Italia dal 1° maggio di quest'anno, è garantire ai giovani tra i 15 e i 29 anni, e soprattutto agli under 25, un'offerta formativa o lavorativa entro quattro mesi dal termine del periodo di istruzione o dall'inizio della disoccupazione.
Per l'attuazione della Garanzia Giovani l'Italia ha previsto un sistema universale di informazione, attraverso il portale www.garanziagiovani.it, il portale Cliclavoro, i portali regionali e dei servizi per l'impiego e una serie di sportelli ad hoc presso gli istituti di istruzione e formazione.
Il piano nazionale della Garanzia Giovani prevede che, dopo la registrazione a uno dei portali, i giovani vengano contattati per partecipare a un colloquio di accoglienza e poi accompagnati, attraverso un percorso di orientamento, verso progetti formativi o lavorativi personalizzati.
Le risorse a disposizione dello strumento ammontano a un miliardo e 513 milioni di euro di cui:
- 567 milioni di euro a valere sulla Youth Employment Initiative,
- 567 milioni di euro a valere sul Fondo sociale europeo (FSE),
- 379 milioni di euro a titolo di cofinanziamento nazionale.
La maggior parte dei fondi, pari a 1,4 miliardi di euro, sono gestiti dalle Regioni, sulla base di specifiche convenzioni con il Ministero del Lavoro.
La Fase 2
La fase di avvio del progetto, dedicata all'implementazione dell'infrastruttura tecnologica e delle procedure tecnico-amministrative necessarie alla realizzazione della Garanzia Giovani, si è conclusa, ha spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in conferenza stampa. Ora, si tratta di passare alla fase due, cioè della presa in carica dei candidati per l'attuazione delle opportunità previste dal piano nazionale.
In base al profilo e alle disponibilità territoriali, i giovani stipuleranno con gli operatori competenti un "Patto di servizio" e riceveranno, entro i quattro mesi successivi, un'offerta relativa a una delle nove azioni previste dal piano:
- formazione,
- servizio civile nazionale,
- servizio civile regionale,
- accompagnamento al lavoro,
- apprendistato,
- promozione del tirocino,
- supporto all'autoimpiego,
- mobilita' professionale,
- bonus occupazionale.
Nella fase 2, ha spiegato Poletti, si prevede l'attivazione completa degli intermediari privati, la piena attuazione dei protocolli con le associazioni imprenditoriali, lo sviluppo del rapporto con le università e le scuole superiori, la collaborazione con tutti quei soggetti che incrociano domanda e offerta di lavoro. L'obiettivo per il 2015, ha concluso il ministro, è coinvolgere nel progetto 570mila giovani.