Il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina presenta il Piano Agricoltura 2.0 'Servizi innovativi per semplificare'.
L'intervento del Mipaaf mira all'innovazione e alla sburocratizzazione in agricoltura: attraverso l'eliminazione delle procedure in eccesso, l'ottimizzazione del tempo e la riduzione dell'utilizzo della carta si intende rilanciare la competitività e l'efficienza del comparto.
6 strumenti per semplificare
Il piano prevede sei strumenti innovativi a vantaggio di un milione e mezzo di imprese:
- l'anagrafe unica delle aziende agricole: con l'istituzione di un database federato degli organismi pagatori (cloud) si possono integrare e rendere disponibili le informazioni aggiornate su base nazionale (rispondendo anche alle richieste in merito della Commissione europea);
- un solo fascicolo aziendale: si uniscono in un solo documento il piano colturale, il piano assicurativo individuale e il quaderno di campagna. Le imprese faranno una sola dichiarazione che sarà poi condivisa tra le amministrazioni;
- la domanda Pac precompilata (con i dati già noti al sistema) sarà disponibile online da marzo 2015: il produttore (autonomamente o assistito dal CAA) potrà dare semplice conferma dei dati pre-inseriti o integrare e completare le informazioni;
- l'introduzione del pagamento anticipato a giugno 2015: sarà possibile erogare l'anticipo dei pagamenti Pac fino al 100% dell'importo dovuto per le aziende che ne faranno richiesta all'atto della domanda, direttamente a giugno, invece che a dicembre, tramite accesso al credito bancario. Si tratta di una platea potenziale di circa un milione di aziende per oltre 4 miliardi di euro di pagamenti della Politica agricola comune;
- la banca dati unica dei certificati: saranno coordinate a livello nazionale, tramite il SIAN, la raccolta, la durata e la validità delle certificazioni (antimafia, DURC, ecc.), evitando alle aziende di presentare la stessa documentazione a diverse amministrazioni o più volte alla stessa;
- la domanda unificata: a partire dal 2016 ciascuna azienda potrà presentare, autonomamente o recandosi presso qualsiasi struttura di assistenza (CAA) presente sul territorio nazionale, un'unica domanda di aiuto, che comprende al suo interno tutto ciò che prevede la normativa.
In aggiunta a questi strumenti, si intende digitalizzare anche i Piani di Sviluppo Rurale (PSR 2014-2020) delle Regioni, per accelerare gli investimenti cofinanziati dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e per non perdere le risorse Ue.
“Il Piano Agricoltura 2.0 è un altro importante passo che va nella direzione di una amministrazione realmente al servizio degli agricoltori" ha dichiarato Martina. “Dai falsi miti ai veri punti di forza: ripartire per un agroalimentare competitivo", ha concluso.
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