Ricerca: come il PNRR semplifica l'assegnazione dei fondi

|Norme|12 maggio 2022

Pnrr ricercaManifestazioni di interesse per grandi investimenti, esperti tecnico-scientifici per valutare le domande e monitoraggi periodici degli interventi finanziati. Sono solo alcune delle novità della riforma prevista dal Recovery plan per semplificare la gestione dei fondi europei e nazionali destinati alla ricerca in Italia.

Cosa finanziano i bandi PNRR per la ricerca

La riforma si inserisce nell'ambito della Missione 4, componente 2 'Dalla ricerca all'impresa' del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), con l'obiettivo di sostenere al meglio le attività di ricerca e sviluppo in Italia, favorendo un approccio di condivisione e semplificazione della burocrazia.

I Ministeri incaricati di implementare la riforma - attraverso un'apposita cabina di regia interministeriale - sono il Ministero dell'università e della ricerca e il Ministero dello Sviluppo economico, cui è assegnato il compito di emanare due decreti:

  • uno per aumentare e sostenere, con incentivi ad hoc, la mobilità tra Università, infrastrutture di ricerca e aziende di figure di alto profilo, come ricercatori e manager
  • l'altro per semplificare la gestione dei fondi per la ricerca

Il MUR ha provveduto ad emanare questo secondo provvedimento - il decreto n. 1314-2021 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'11 maggio 2022 - che disciplina il nuovo sistema di concessione delle agevolazioni del Ministero per le attività di ricerca. In particolare, il decreto definisce il quadro normativo di riferimento per l’utilizzo, da parte del MUR, delle risorse nazionali ed europee per la ricerca, comprese quelle del Recovery Plan e del Fondo complementare al PNRR.

Come il PNRR semplifica la concessione dei fondi per la ricerca?

Il decreto n. 1314-2021 riguarda tutti quegli strumenti di finanziamento (contributi, crediti d'imposta, crediti agevolati, voucher, ecc) attivati a valere sul Fondo per gli Investimenti nella Ricerca Scientifica e Tecnologica (FIRST) e su altri fondi nazionali, ricordando che le singole misure e gli interventi verranno dettagliati nei bandi/avvisi, nel rispetto della disciplina UE in materia di aiuti di Stato. Le nuove regole si applicano anche agli interventi a valere su PNRR e Fondo complementare al Recovery e a quelli sostenuti mediante altre risorse finanziarie, a valere su bilancio nazionale o su programmi dell’Unione europea, di volta in volta assegnate al Ministero.

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