I limiti al subappalto previsti dalla normativa italiana sono contrari alle disposizioni europee in materia di contratti pubblici. A dirlo è la Corte di giustizia europea nella sentenza arrivata ieri su richiesta del TAR della Lombardia. Esulta l’Ance che adesso chiede al governo di mettere mano alla normativa.
Con la sentenza del 26 settembre, la Corte di giustizia europea si è espressa sulla legittimità della normativa italiana in materia di appalti pubblici, stabilendo che il limite del 30% al subappalto - previsto dal Codice dei contratti pubblici del 2016 - è contrario alle disposizioni comunitarie sul tema.
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