Pronto il Piano per migliorare l'utilizzo dei fondi comunitari nel settennato 2014-2020. Il ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca lo ha presentato lunedì durante il Consiglio dei ministri, dopo averlo condiviso con la Conferenza Stato Regioni nel mese di giugno. Sette innovazioni di metodo, tre opzioni strategiche e undici aree tematiche per una programmazione più efficace delle risorse Ue, dalla definizione delle azioni e degli obiettivi al monitoraggio e la valutazione dei progetti.
Innovazioni di metodo
Il Piano individua sette misure per superare le inefficienze dell'attuale sistema di gestione delle risorse comunitarie:
- definire in maniera puntuale i risultati attesi, cioè passare dall'indicare una serie di finalità generiche che si vogliono perseguire attraverso i progetti finanziati all'individuare obiettivi specifici e possibilitmente quantificabili,
- individuare azioni chiaramente collegate al raggiungimento degli obiettivi fissati,
- indicare con più precisione sui tempi, che devono essere definiti sia relativamente alla composizione interna di ciascun programma, e quindi alle singole azioni, sia rispetto all'erogazione dei pagamenti da eseguire ogni anno,
- valorizzare il partenariato, utilizzandolo anche nei bandi e qualificando come partners, oltre ai soggetti rappresentativi, coloro che possono contribuire o sono potenzialmente influenzati da un certo progetto,
- promuovere la trasparenza, attraverso l'open data e l'interoperabilità, ma anche informazione pubblica sui sopralluoghi preliminari e sul monitoraggio dei progetti,
- migliorare i processi di valutazione, perchè si verifichi l'effettiva corrispondenza tra promesse e