C’è tempo fino a metà dicembre per partecipare alla Deep Tech Venture Builder Programme Call 2025, la prima edizione del bando promosso dall’EIT Health per trasformare progetti di ricerca accademica in ambito deep-tech in imprese. Il bando mira a sostenere fino a 20 progetti nella prima fase e fino a 10 nella seconda, offrendo un ecosistema di supporto che include mentoring, rete di innovazione sanitaria e finanziamenti strutturati.
Il programma, della durata di 10 mesi, è suddiviso infatti in due fasi principali. La prima fase si concentra sulla creazione del team, sviluppo dell’idea imprenditoriale e prototipazione, con lo scopo di fornire ai partecipanti le competenze necessarie per avviare nuove iniziative imprenditoriali nel settore della tecnologia sanitaria. La seconda fase punta a sviluppare un prodotto minimo funzionante e a validarne il mercato. Sono previsti corsi di formazione, sia online che in presenza, che coprono sei moduli fondamentali, tra cui la mentalità imprenditoriale e strategie di trasferimento tecnologico. Possono candidarsi team accademici o ricercatori che collaborano con un venture builder.
Cosa finanzia la Deep Tech Venture Builder Programme Call 2025
Il bando si focalizza sulla trasformazione di progetti accademici in vere e proprie imprese attive nel settore MedTech e Digital Health. Per far ciò, il programma è articolato in due fasi: la prima, dedicata alla creazione del team e sviluppo dell’idea imprenditoriale, offre una serie di corsi e l’accesso a mentor esperti. La seconda fase si concentra sulla creazione di un prodotto minimo funzionante e sulla validazione di mercato.
I beneficiari del bando sono team accademici che, insieme a un venture builder, realizzano progetti promettenti. Su questo fronte è bene specificare che, mentre per la fase 1 i beneficiari sono l'entità legale dove risiedono gli asset risultanti dalla ricerca scientifica e/o attività di innovazione insieme ad un venture builder), nella fase 2 il consorzio deve ingrandirsi. Per accedere alla Fase 2, infatti, il consorzio deve includere l'istituzione accademica o di ricerca in cui risiede il progetto, un Venture Builder, la neonata startup, e una terza organizzazione situata in un paese dell'UE diverso da quello della startup o del Venture Builder.