Decontribuzione Sud: in bilico la proroga con i fondi europei
La manovra rende strutturale la decontribuzione Sud, introdotta in via sperimentale da ottobre a dicembre dal decreto Agosto, fino al 2029. Il Governo punta a finanziarla con i fondi europei 2021-27 e con le risorse di REACT-EU, ma Bruxelles frena: non è detto che la misura ottenga il via libera UE una volta cessata l'operatività del Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato.
In base al disegno di legge di Bilancio 2021 la fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno, prevista dal decreto Agosto fino a dicembre 2020, è confermata in forma di decontribuzione del 30% fino al 2025. L'intensità dello sgravio contributivo scenderà poi al 20% nel biennio 2026-27 e al 10% negli anni 2028 e 2029.
Complessivamente, la decontribuzione Sud vale oltre 40 miliardi: 4,8 miliardi per il 2021, 5,6 per il 2022, 5,7 per il 2023, circa 5,8 miliardi per ciascuno degli anni 2024 e 2025, 4,2 miliardi per il 2026, 4 miliardi per il 2027, 2,3 miliardi per il 2028, circa 2 miliardi per il 2029 e 267,2 milioni per il 2030.
In manovra, però, è prev