A fine anno scadono gli sconti sull’Iva e sugli oneri di sistema per il gas rivolti alle imprese, mentre per il bonus sociale rivolto alle famiglie la Manovra 2024 prevede una proroga fino a marzo. Ma se i prezzi dell'energia tornassero a salire il Governo potrebbe valutare una proroga dei bonus bollette, con la possibilità di riprogrammare una quota dei fondi strutturali europei 2014-2020.
La dieta dimagrante piuttosto rigida cui è sottoposta la legge di bilancio 2024 non lascia molto spazio per un ritorno degli aiuti contro il caro energia. Del resto, la dinamica dei prezzi di luce e gas degli ultimi mesi è stata relativamente stabile, senza aumenti tali da giustificare il ripristino dei crediti d’imposta e di altre forme di aiuto.
Lo stato dell’arte dei bonus energia
Al momento, vale la pena ricordarlo, le sole misure di aiuto contro i rincari energetici attive sono il bonus sociale per le famiglie con redditi bassi e gli sconti sull’Iva e sugli oneri di sistema per il gas per le imprese.
La legge di Bilancio 2024 prevede un rifinanziamento di 200 milioni di euro per estendere il bonus sociale al primo trimestre 2024, il periodo dell'anno nel quale i consumi di energia sono più rilevanti.
Al contrario, per le imprese i crediti d’imposta energia si sono fermati al 30 giugno 2023, complice il calo dei prezzi, e restano in piedi fino al 31 dicembre due misure rivolte alle aziende: l'azzeramento degli oneri di sistema per il gas e la riduzione dell’IVA per le somministrazioni di gas metano.
Quanto è stato stanziato finora contro il caro energia?
Poco meno di 32 miliardi. Tanto valgono, complessivamente, le diverse misure adottate finora per contrastare i rincari energetici. A tirare le somme è il report pubblicato dal dipartimento per il programma di Governo, aggiornato al 24 ottobre, che fa il punto sulle misure di contrasto al caro energia per famiglie, imprese e enti territoriali.