Appalti ONU: un’opportunita’ di business ancora poco nota alle imprese italiane

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|22 ottobre 2020Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
Nel 2019 gli appalti dell’ONU hanno raggiunto il valore di 1,9 miliardi di dollari. Di questi, però, solo l’1,6% ha riguardato fornitori italiani. Le nostre imprese, infatti, partecipano ancora poco alle gare delle Nazioni Unite, perdendo una ricca opportunità di internazionalizzazione praticamente in tutti i settori. Ecco quindi alcuni consigli per recuperare terreno. > Unindustria lancia un servizio per partecipare alle gare di appalto

Con i suoi 323 milioni di dollari di contratti portati a casa, nel 2019 l’Italia si è collocata al 14° posto della classifica dei fornitori globali delle agenzie delle Nazioni Unite. Un dato che non fa onore alle potenzialità del nostro tessuto produttivo e che - commenta Giovanni Rocca di Confindustria, durante un webinar promosso dall'associazione italiana degli industriali insieme all’ICE - risulta ancora più preoccupante se si considera che il dato è rimasto invariato negli ultimi 7 anni.

La situazione - prosegue Rocca - non cambia se si considerano gli appalti banditi dalle quattro agenzie ONU con sede a Vienna, che nel 2019 hanno superato i 530 milioni di dollari, collocandole stabilmente tra le prime 20 centrali d'acquisto delle Nazioni Unite. Di questi, infatti, le imprese italiane si sono portate a casa poco più del 2% dei contratti, pari a 11 milioni di dollari.

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