
Con i suoi 323 milioni di dollari di contratti portati a casa, nel 2019 l’Italia si è collocata al 14° posto della classifica dei fornitori globali delle agenzie delle Nazioni Unite. Un dato che non fa onore alle potenzialità del nostro tessuto produttivo e che - commenta Giovanni Rocca di Confindustria, durante un webinar promosso dall'associazione italiana degli industriali insieme all’ICE - risulta ancora più preoccupante se si considera che il dato è rimasto invariato negli ultimi 7 anni.
La situazione - prosegue Rocca - non cambia se si considerano gli appalti banditi dalle quattro agenzie ONU con sede a Vienna, che nel 2019 hanno superato i 530 milioni di dollari, collocandole stabilmente tra le prime 20 centrali d'acquisto delle Nazioni Unite. Di questi, infatti, le imprese italiane si sono portate a casa poco più del 2% dei contratti, pari a 11 milioni di dollari.