Aumenta il tasso di completamento degli interventi previsti dai PRA. In ritardo Ministero del Lavoro e Regioni Campania e Sicilia
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L'Agenzia per la Coesione territoriale mette a disposizione l'analisi del secondo monitoraggio sui Piani di Rafforzamento Amministrativo delle autorità responsabili dei Programmi operativi nazionali e regionali finanziati dai fondi europei. 26 le amministrazioni titolari di PRA presenti all'appello, mentre Ministero del Lavoro e Regione Sicilia non hanno ancora approvato i testi nella loro versione finale e la Regione Campania, che ha da poco approvato il documento definitivo, non ha ancora inviato i dati relativi al monitoraggio.
I dati del rapporto, aggiornati ad aprile 2016, provengono quindi da sette amministrazioni centrali (Agenzia per la Coesione territoriale, MIBACT, MIUR Scuola, MIUR ricerca, MISE, Ministero dell’interno, MIT), con riferimento a nove Programmi Operativi Nazionali (PON) finanziati da FSE e FESR, e 19 amministrazioni regionali (Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna, Puglia, Basilicata, Calabria) per un totale di 35 POR FSE e FESR.
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No a modifiche in corsa
Nonostante la qualità dei dati forniti dalle amministrazioni sia migliorata rispetto all'invio di dicembre 2015, il rapporto evidenzia ancora alcune lacune e incogruenze nel passaggio da un monitoraggio all'altro. In molti casi, infatti, il titolari dei PRA hanno modificato il quadro degli interventi previsti per rendere più efficace la macchina amministrativa e quindi anche la gestione dei fondi europei, ma anche i target prefissati e le scadenze entro cui raggiungerli.
Cresce tasso di completamento
Gli interventi programmati sono passati così da 803 a 817, con un tasso complessivo di completamento salito di 14 punti percentuali, sfiorando quota 40% del totale.