A dicembre il Gruppo di alto livello sulle risorse proprie guidato da Mario Monti presenterà le sue proposte per la riforma del finanziamento del bilancio Ue
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Il Consiglio non può più respingere le proposte di riforma delle risorse proprie, anche perchè l'attenzione dell'opinione pubblica si concentra sempre di più su quanto l'Ue può fare effettivamente per i cittadini e servono risorse adeguate per finanziarne gli interventi. E' quanto dichiarato dal presidente del Gruppo di alto livello sulle risorse proprie Mario Monti al termine della Conferenza inter-istituzionale sul futuro finanziamento dell'Unione che a Bruxelles ha visto confrontarsi rappresentanti del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali, della Commissione e del Consiglio.
A pochi giorni dalla revisione di medio termine del Quadro finanziario pluriennale 2014-2020, prevista per il 13 settembre, il dibattito sul bilancio 2021-2027 e sul futuro delle politiche fondamentali dell'Ue, la Politica Agricola Comune e la Politica di Coesione, entra così nel vivo.
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Il Gruppo di alto livello sulle risorse proprie
Istituito nel febbraio 2014, il Gruppo di alto livello sulle risorse proprie ha prodotto inizialmente un documento di valutazione del sistema di bilancio Ue, che è stato illustrato ai presidenti del Parlamento, della Commissione e del Consiglio nel dicembre 2014 e alla commissione Bilancio del Parlamento europeo nel febbraio 2015.
Nel testo vengono affrontati i limiti dell'attuale meccanismo, principalmente basato sui contributi nazionali, più che su effettive risorse proprie dell'Unione. Un impianto che, a fronte delle continue pressioni per una riduzione dei contributi degli Stati membri, non può più garantire il finanziamento di politiche fondamentali come la Politica di Coesione e la Politica Agricola Comune, né dare risposte adeguate alle nuove sfide dell'Ue che finora il bilancio ha coperto in misura ridotta, come la crescente concorrenza commerciale, i flussi migratori e la sfida climatica.