Come per altri decreti, anche nel caso del decreto Aiuti bis il passaggio in aula ha comportato il varo di alcune misure per il settore sport, originariamente non previste.
Da un lato, infatti, il DL 115-2022 ha previsto un Fondo da 50 milioni di euro per sostenere le associazioni e le società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi, contro l'aumento dei costi dell’energia. Dall'altro, invece, il dl Aiuti bis è intervenuto a sostegno degli enti locali, sempre in materia di impiantistica sportiva.
Ecco dunque cosa prevede il Decreto Aiuti bis per lo sport.
Contributi a associazioni e società sportive con impianti sportivi
La misura più sostanziosa in materia di sport varata dal Decreto Aiuti bis è probabilmente l’istituzione di un nuovo Fondo contro il caro bollette.
L’articolo 9-ter del DL 115-2022 ha infatti stanziato 50 milioni di euro con cui saranno erogati contributi a fondo perduto per quelle le associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi, maggiormente colpite dalla crisi energetica.
Come sanno coloro che seguono gli incentivi a favore del settore sportivo, la sostanza della misura varata dal DL 115-2022 non è nuova. A sostegno infatti dell'impiantistica sportiva gestita da associazioni e società sportive dilettantistiche, infatti, era già intervenuto l’art. 9, comma 3 del DL 4-2022 che aveva destinato parte delle risorse del Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano proprio ad aiutare questi soggetti a far fronte all’aumento dei costi dell’energia.
Su quel tracciato interviene adesso anche il Decreto Aiuti bis. La nuova misura, infatti, continua a mantenere la stessa platea dei destinatari (cioè le associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi), prevedendo però due novità.
Da un lato, il DL 115-2022 innalza la riserva di risorse destinata ai soggetti gestori d’impianti per l’attività natatoria, che adesso può arrivare infatti fino al 50% (nel DL 4-2022 si fermava invece al 30%).