Vendemmia verde parziale: come ottenere i contributi del decreto Rilancio

|Novità|24 luglio 2020

Vendemmia verde - Photo credit: Francesco SgroiOnline il decreto Mipaaf e le istruzioni Agea per ottenere gli aiuti previsti dal decreto Rilancio per la vendemmia verde parziale, il sostegno alle imprese vitivinicole che si impegnano a ridurre almeno il 15% della propria produzione di uve destinate a vini DOP e IGP.

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Il Mipaaf ha approvato il decreto attuativo dell'articolo 223 del decreto Rilancio, che stanzia 100 milioni di euro per la concessione di aiuti alle imprese che aderiscono alla riduzione volontaria della produzione di uve destinate a vini di qualità a denominazione di origine e ad indicazione geografica. Le istruzioni per accedere ai contributi sono state adottate da Agea, con la circolare 48518.2020 del 23 luglio.

100 milioni per la vendemmia verde parziale

La misura consiste nella riduzione della produzione di uve destinate alla produzione di vini DOP e IGP mediante la rimozione parziale dei grappoli non ancora giunti a maturazione ovvero la mancata raccolta di una parte degli stessi.

L’impegno alla riduzione della produzione non può essere inferiore al 15% rispetto alla resa media aziendale regionale delle ultime cinque campagne, riferita alle tipologie di vino a DOP e IGP. Tale media viene calcolata sulla base delle dichiarazioni di raccolta uva presentate in ciascuna Regione, escludendo le campagne con la resa più alta e più bassa.

Chi può ottenere i contributi

I beneficiari sono i produttori di uva che coltivano sulla propria superficie aziendale uve destinate alla produzione dei vini DOP o IGP e che siano in regola con la presentazione della dichiarazione di raccolta uve delle ultime cinque campagne.

Sono esclusi i produttori che già beneficiano dell’aiuto della misura della vendemmia verde sulle superfici coltivate con uve destinate alla produzione dei vini DOP o IGP, attivata nell’ambito dell’Organizzazione comune di mercato (OCM) del settore vitivinicolo nella campagna in corso.

A quanto ammontano gli aiuti

L'entità dell'aiuto è determinata sulla base delle superfici che hanno concorso alla produzione delle tipologie di uve ammesse, come rivendicate con la dichiarazione di vendemmia dell’anno 2019-2020.

Nello specifico, gli importi massimi previsti dal decreto Mipaaf sono:

  • Uve destinate a vini ad Indicazione Geografica Tipica (IGT) - importo massimo per ettaro: 500 euro
  • Uve destinate a vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC) - importo massimo per ettaro: 800 euro
  • Uve destinate a vini a Denominazione di Origine Controllata Garantita (DOCG) - importo massimo per ettaro: 1.100 euro.

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Come richiedere le agevolazioni

Solo una manciata di giorni per richiedere i contributi. Salvo proroghe, le domande di aiuto devono essere presentate entro il 31 luglio 2020 all'Organismo pagatore - Agea o altri organismi regionali - sulla base di un modello precompilato che riporta le informazioni desunte dal fascicolo aziendale del beneficiario e le rese medie aziendali regionali ricavate dalle dichiarazioni di raccolta uve.

Per le superfici vitate a DOP e IGP ricadenti su più Regioni, il produttore presenta una domanda per ciascuna Regione in cui intende ridurre la produzione, in modo da sottoporre ad impegno l’intera superficie interessata dalla misura.

Nel caso in cui le richieste di aiuto superino le risorse finanziarie disponibili, Agea redige una graduatoria unica a livello nazionale, sulla base di due criteri:

  • prioritariamente riconoscendo il contributo alle domande con maggiore riduzione della produzione proposta rispetto al valore minimo, escludendo le domande con riduzione di produzione superiore al 50% rispetto al valore medio della riduzione della produzione delle domande ricevute;
  • in via successiva, includendo le domande con rese medie aziendali regionali più basse.

L'erogazione degli aiuti è prevista entro il 31 dicembre 2020.

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