In Gazzetta Ufficiale le regole per richiedere il bonus Cultura di 500 euro, anche noto come 18app, riservato a tutti i diciottenni e dedicato all'acquisto di libri e alle spese per attività legate a musica, cinema, musei, parchi archeologici, eventi culturali, corsi di teatro o lingua straniera e prodotti dell’editoria audiovisiva.
Con il decreto ministeriale del 26 settembre 2022, approdato in Guri il 1° dicembre, è stata definita la procedura per richiedere il bonus Cultura, specificando criteri e modalità di attribuzione della carta elettronica del valore di 500 euro.
Coerentemente con le edizioni passate, anche quest'anno il voucher 18app è rivolto a tutti i ragazzi che diventano maggiorenni nell'anno in corso, ossia i giovani nati nel 2004.
Cos'è il bonus Cultura?
Il bonus Cultura è un’agevolazione del Ministero della Cultura che va avanti dal 2016 e che nel 2023 giunge alla sua settima edizione. Scopo della misura è promuovere lo sviluppo della cultura e la conoscenza del patrimonio culturale attraverso l'assegnazione di una carta elettronica del valore di 500 euro per l'acquisto di:
- biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo;
- libri;
- abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale;
- titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali;
- musica registrata;
- prodotti dell'editoria audiovisiva
- corsi di musica;
- corsi di teatro;
- corsi di lingua straniera.
La carta sarà concessa ai residenti nel territorio nazionale in possesso, dove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, che hanno compiuto 18 anni nel 2022.
Ricordiamo che attualmente i giovani nati nel 2003 che si sono registrati seguendo la procedura online entro il 31 agosto scorso hanno ancora la possibilità di utilizzare il proprio voucher fino al 28 febbraio 2023.
Come funziona la card da 500 euro per i diciottenni
Per utilizzare la carta, realizzata in forma di applicazione informatica, i giovani si devono registrare, usando le credenziali del sistema SPID o Carta d'identità elettronica (CIE), sul portale https://www.18app.italia.it/ oppure su eventuali altre applicazioni riconosciute allo scopo dal MIC. La registrazione è consentita dal 31 gennaio al 31 ottobre 2023.
La carta sarà utilizzabile, entro il 30 aprile 2023, attraverso buoni di spesa individuali e nominativi, esclusivamente dai giovani che si sono registrati sull'apposito portale.
Per procedere all’acquisto, bisogna portare in negozio il buono stampato oppure salvato in pdf sul proprio smartphone. Per gli acquisti online, invece, basta indicare nell’apposita sezione il codice identificativo alfanumerico di 8 cifre del proprio buono.
Il bonus è spendibile solo sul territorio italiano negli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa. L’elenco è disponibile sulla piattaforma "18app", che indica i i negozi fisici e online e permette di effettuare ricerche per categoria di esercizio, per nome e per comune.
Gli importi dei buoni verranno scalati dalla somma totale di 500 euro soltanto dopo essere stati spesi e non dopo essere stati generati. C'è anche la possibilità, se l'importo della spesa da sostenere supera il contributo del bonus, di compensare l’eccedenza in contanti o con altro metodo di pagamento accettato dall’esercente.
Non sono previsti limiti di spesa per un singolo acquisto, tuttavia non si possono acquistare più unità di uno stesso bene o servizio: per esempio, non è consentito utilizzare il buono per più biglietti di uno stesso spettacolo o più copie del medesimo libro.
Si specifica, infine, che le somme assegnate con il bonus 18app non costituiscono reddito imponibile del beneficiario e non rilevano ai fini del computo del valore dell'ISEE.
18app, una misura strutturale per i giovani
A decorrere dal 2022, la Manovra stabilisce il limite massimo di spesa per l'erogazione dei voucher in 230 milioni di euro annui. La cifra in questione è la più alta stanziata fino a questo momento: guardando ai numeri, l'edizione in corso ha visto per il momento spese per 113 milioni. Quelle passate, già concluse, oscillano tra i 200 milioni e i 160 milioni del debutto.
A proposito delle modalità di utilizzo dei 500 euro, oggetto in passato di usi impropri da parte di alcuni 'furbetti', il Ministero della Cultura "vigila sul corretto funzionamento della Carta e, in caso di eventuali usi difformi o di violazioni delle disposizioni attuative, può provvedere alla disattivazione della Carta, alla cancellazione dall'elenco delle strutture, imprese o esercizi commerciali accreditati, al diniego di accredito o al recupero delle somme non rendicontate correttamente o eventualmente utilizzate per spese inammissibili, nonché in via cautelare alla sospensione dell'erogazione degli accrediti oppure, in presenza di condotte più gravi o reiterate, alla sospensione dall'elenco dei soggetti accreditati".