Per la prima volta in Italia la determinazione ex-ante del ritorno sociale generato da un investimento diventerà uno dei fattori in base ai quali verranno definite le condizioni del finanziamento concesso da una banca. A guidare questa rivoluzione all’insegna della sostenibilità (in primis sociale) è l’Istituto Credito Sportivo (ICS) con la Piattaforma Delta, che d’ora in avanti includerà l’Indice SROI nell’analisi delle domande di finanziamento fatte all’ICS.
“A far del bene si guadagna”. Potrebbe essere sintetizzato così il nuovo corso varato dall’Istituto Credito Sportivo, che da marzo ha deciso di iniziare ad applicare la misurazione di due indicatori di sostenibilità (il rating ESG e l'indice SROI) a tutte le domande di finanziamento presentate alla banca guidata fino a qualche mese dall'attuale ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ed ora nelle esperte mani di Antonella Baldino.
Grazie al lancio della Piattaforma Delta, infatti, l’ICS sarà in grado di incrociare il valore economico di un investimento con quello sociale, diventando uno dei primi istituti bancari a valutare congiuntamente le tre dimensioni proprie di un investimento: il rischio, il rendimento e l’impatto.
Da questo calcolo deriveranno anche le condizioni di finanziamento che si applicheranno ai destinatari del prestito, secondo una logica premiale per cui più alto sarà l'impatto sociale dell’investimento, maggiore sarà il riflesso positivo che si riverbererà sulle condizioni finanziarie che verranno applicate al finanziamento stesso.
La Piattaforma Delta non mira ad essere, però, solo uno strumento da usare nel processo di concessione di un finanziamento ICS. Grazie ai dati che verranno progressivamente raccolti, infatti, Delta permetterà anche di affinare le analisi sull’impatto tout-court che gli investimenti nello sport hanno sulla società. Un patrimonio di informazioni che - sottolinea il ministro Abodi - permetterà ad un dicastero tradizionalmente senza portafoglio come quello per lo Sport di intercettare le risorse nazionali ed europee disponibili, forte di analisi numeriche che fotografano le ricadute positive delle politiche a sostegno dello sport su numerosi settori, inclusa la spesa sanitaria.
Ogni anno, ad esempio, la sedentarietà costa 4 miliardi euro in termini di conseguenze sulla salute e non solo: dieci volte il finanziamento pubblico per lo sport.