La crisi migratoria del 2023 non sembra tradursi in un serio piano di interventi per migliorare le condizioni di vita dei paesi africani. Il dibattito è centrato prevalentemente su come governare i flussi di immigrati e, nonostante si sia allargato dai tavoli europei a quelli mondiali con recenti incontri all'ONU, non ci sono ancora soluzioni concrete all'orizzonte, nessuna proposta che centri il problema nel suo complesso.
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Lo slogan "aiutiamoli a casa loro" non è nuovo ma questa espressione è rimasta finora sempre generica e semplicistica, mai tradotta in un serio programma di sostegno al continente africano.
Eppure la predisposizione di una vera politica di cooperazione non è finora mancata, almeno nell'Unione europea, che ha varato a fine 2021 il Global Gateway Investment Package, con una previsione di investimenti per 150 miliardi di euro, incrementando notevolmente le risorse finanziarie rispetto ai precedenti anni.
Tuttavia bisogna valutare se gli sforzi finora programmati dall'Unione, uniti agli investimenti diretti in Africa degli altri Paesi europei, siano davvero sufficienti a generare una sostanziale crescita