C’è tempo fino al 14 novembre per partecipare ad un nuovo bando a cascata finalizzato a supportare progetti di ricerca e sviluppo in materia di rischi ambientali, naturali e antropici. L'avviso, promosso da uno dei partenariati estesi finanziati dal PNRR, è indirizzato alle micro, piccole e medie imprese attive sul territorio nazionale.
PNRR, i bandi a cascata del partenariato esteso CHANGES per la cultura
La nuova call rientra nel perimetro dei bandi a cascata, cioè procedure competitive con cui i beneficiari di finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza sostengono a loro volta altri soggetti per la realizzazione di progetti di ricerca fondamentale, ricerca industriale, sviluppo sperimentale e formazione mediante l’erogazione di finanziamenti ad hoc.
In particolare, questa opportunità è stata lanciata nell'ambito del programma di ricerca e sviluppo RETURN, uno dei 14 partenariati estesi per attività di ricerca, selezionati mediante il bando da 1,6 miliardi di euro previsto dall’Investimento 1.3 della M4C2 (Missione 4, Componente 2) del PNRR.
Partenariati estesi PNRR: il programma RETURN per la resilienza ai cambiamenti climatici
Il partenariato esteso RETURN (Multi-risk science for resilient communities under a changing climate) punta a rafforzare le filiere della ricerca sui rischi ambientali, naturali e antropici a livello nazionale e a promuoverne la partecipazione alle catene del valore strategiche europee e globali.
In particolare, il progetto di ricerca e sviluppo contribuisce a rafforzare le competenze chiave, il trasferimento tecnologico e di conoscenze, nonché la governance italiana nella gestione del rischio di catastrofi, con il coinvolgimento di amministrazioni pubbliche, stakeholder e imprese private. Per far ciò, RETURN ha articolato la propria attività su cinque principali obiettivi scientifici:
- migliorare la comprensione dei rischi ambientali, naturali e antropici, nonché la loro interrelazione con gli effetti dei cambiamenti climatici;
- migliorare la previsione dei rischi e le metodologie per la prevenzione, l’adattamento e la mitigazione;
- sviluppare nuove metodologie e tecnologie per il monitoraggio;
- promuovere un uso più efficiente e sostenibile di dati, prodotti e servizi;
- rafforzare il ponte tra la ricerca e i prodotti finali, valorizzando trasversalmente le competenze, il trasferimento tecnologico e l’integrazione dei servizi.