Al via il bando da 10 milioni di euro del progetto 'Fare ricerca in Italia' per l'attrazione di vincitori di grant ERC
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Contributi alle università e agli enti di ricerca per incoraggiare, con finanziamenti aggiuntivi ai grant Ue, i vincitori dei bandi del Consiglio europeo per la Ricerca (ERC) a scegliere come sede dei propri progetti l'Italia.
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Con il progetto 'Fare ricerca in Italia' (FARE – Framework per l'Attrazione e il Rafforzamento delle Eccellenze) il MIUR ha stanziato 30 milioni di euro per sostenere la partecipazione dei ricercatori ai bandi del Consiglio europeo per la Ricerca, attraverso attività di accompagnamento e di potenziamento delle proposte, e per incoraggiare i vincitori a scegliere come sede l'Italia.
A quest'ultima finalità è dedicato il bando appena lanciato dal Ministero, che destina 10 milioni di euro, a valere sul Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), all'attrazione di Principal Investigator vincitori di Starting grant, Consolidator grant e Advanced grant ERC presso università ed enti pubblici di ricerca italiani.
Gli atenei e gli enti di ricerca garantiranno infatti ai ricercatori un finanziamento aggiuntivo per lo svolgimento dei progetti, fino a un massimo del 20% del grant riconosciuto dallo European Research Council, riproporzionato in funzione del tempo residuo del progetto ERC, e comunque non oltre l'importo di 600mila euro.
Le candidature per l'annualità 2016 potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 22 novembre 2016 ed entro le ore 12.00 del 26 gennaio 2017. Ulteriori 20 milioni saranno stanziati nel 2017 e nel 2018, a valere su risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) e del FIRST, per i vincitori dei prossimi bandi ERC, ha fatto sapere il Ministero, che ha già inviato una comunicazione per illustrare la misura alle università e agli enti di ricerca.
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Photo credit: National Eye Institute
