Le prospettive di maggiore cooperazione tra i Paesi BRICS dovrebbero spingere l’Unione europea ad avviare rapporti più stringenti con i cinque Paesi
Il summit dei Paesi BRICS a Goa, India, tenutosi il 16 ottobre scorso, segna un ulteriore passo avanti verso la creazione di una più stretta alleanza istituzionale tra i suoi membri. E’ indubbiamente la dimostrazione concreta che gli indebolimenti interni ai singoli Paesi e i tentativi esterni di destabilizzazione non hanno avuto gli effetti paralizzanti che certi interessi geopolitici si auguravano.
La Dichiarazione finale del summit afferma che i BRICS rappresentano “una voce influente sullo scenario internazionale capace anche di generare effetti positivi tangibili per i propri popoli”. Essi “contribuiscono grandemente all’economia mondiale e al rafforzamento dell’architettura finanziaria internazionale” anche attraverso i nuovi organismi come la Nuova Banca per lo Sviluppo (NDB) e l’Accordo per la Riserva di Contingenza (CRA). Ciò dovrebbe agevolare la “transizione verso un ordine internazionale multipolare”.