
In base alla legge di conversione dei dl Ristori pubblicata in Gazzetta ufficiale, l'esonero contributivo per la filiera agroalimentare e i contributi a fondo perduto per i prodotti di quarta gamma e di prima gamma evoluta valgono complessivamente circa 715 milioni di euro.
Esonero contributivo per agricoltura, pesca e acquacoltura
L'esonero contributivo per le filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, comprese le aziende produttrici di vino e birra, vale infatti 695 milioni di euro, di cui:
- 356 milioni per il mese di novembre previsto dal primo decreto Ristori,
- 339 milioni per il mese di dicembre previsto dal dl Ristori Bis.
L’esonero è riconosciuto, nei limiti della contribuzione dovuta al netto di altre agevolazioni o riduzioni delle aliquote di finanziamento della previdenza obbligatoria. L'agevolazione spetta anche agli imprenditori agricoli professionali e a coltivatori diretti, mezzadri e coloni.
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20 milioni per contributi a quarta gamma e prima gamma evoluta
Il provvedimento va poi a modificare l’articolo 58-bis del decreto Agosto che stanziava 20 milioni di euro per gli operatori del settore della quarta gamma, cioè il mercato dei prodotti ortofrutticoli lavati, confezionati e pronti al consumo.
Nella nuova versione contenuta nella legge di conversione dei dl Ristori, il sostegno è esteso anche alla prima gamma evoluta, cioè i prodotti freschi confezionati che devono essere lavati prima del consumo.
Il contributo è destinato alle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli riconosciute ed alle loro associazioni per far fronte alla riduzione del valore della produzione commercializzata verificatasi a seguito dell'emergenza Covid-19.
In particolare il sostegno è concesso, sempre nel limite complessivo di spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2020, per la raccolta prima della maturazione o la mancata raccolta dei prodotti ortofrutticoli destinati alla quarta gamma ed alla prima gamma evoluta, sulla base delle informazioni disponibili nel fascicolo aziendale e nel registro dei trattamenti.
L'importo del contributo è pari alla differenza tra l’ammontare del fatturato del periodo da marzo a luglio 2019 e l’ammontare del fatturato dello stesso periodo dell’anno 2020 ed è ripartito dalle organizzazioni ed associazioni beneficiarie tra i soci produttori in ragione della riduzione di prodotto conferito. In caso di superamento del limite complessivo di spesa, l’importo dell'aiuto è ridotto proporzionalmente tra i soggetti beneficiari.
Un decreto del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali definirà i criteri e le modalità di attuazione della misura.
Decreto Ristori bis: come funzionano i contributi a fondo perduto
Consulta la legge n. 176-2020 conversione del decreto Ristori n. 137-2020