Al via la nuova versione del portale Open data per la valorizzazione e diffusione del patrimonio informativo del Programma di razionalizzazione degli acquisti della pubblica amministrazione, realizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) attraverso Consip.
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Il Portale Open data: cos’è?
Dal 2016 il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), tramite la sua controllata Consip che svolge il ruolo di Centrale di Committenza Nazionale, rende disponibili attraverso il Portale Open data le informazioni relative al Programma per la razionalizzazione degli Acquisti della Pubblica Amministrazione, nato con la Finanziaria 2000 al fine di ottimizzare gli acquisti pubblici di beni e servizi e di contribuire allo sviluppo di modelli di procurement basati su processi e tecnologie innovative.
In coerenza con le linee guida emanate dall’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) e con le direttive dell’Agenda Digitale, il portale contribuisce a:
- comunicare alla collettività l’impegno del Governo nella razionalizzazione della spesa pubblica,
- favorire la collaborazione e l’intelligenza collettiva in ottica di sviluppo del mercato,
- fare rete tra soggetti pubblici e privati per aggregare proposte e promuovere nuovi servizi e opportunità di business.
Negli intenti del Governo, la pubblicazione dei dati del Programma per la razionalizzazione degli acquisti in modalità aperta contribuisce all'innovazione del Sistema Paese, incentivando la partecipazione attiva dei cittadini, delle imprese, delle altre Amministrazioni Pubbliche e, più in generale, di tutti i soggetti che possono trarre beneficio dalla disponibilità di tali dati.
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Al via il nuovo Portale con più contenuti aperti
In tale contesto, MEF e Consip lanciano ora una nuova versione del Portale, aggiornata e arricchita con nuovi contenuti.
La principale novità del Portale, spiega il Ministero, riguarda la pubblicazione di 10 nuovi set di dati aperti, in forma aggregata, sulle gare effettuate e sui contratti stipulati dalle PA attraverso gli strumenti di negoziazione e acquisto della piattaforma di e-procurement.
D’ora in poi, prosegue il MEF, tra le altre cose "sarà possibile conoscere il numero e il valore degli ordini di acquisto sulle Convenzioni o sul Mercato elettronico o il numero e il valore delle gare svolte dalle PA sul Sistema dinamico di acquisizione". Tutti i set di dati, ricorda il Tesoro, possono essere riutilizzati liberamente anche a fini commerciali.
Auspicio del Governo è che il Portale, così aggiornato e rinnovato, possa aiutare:
- le PA ad "analizzare le opportunità offerte dalle iniziative e beneficiare di un confronto virtuoso con Enti pubblici simili";
- le imprese a realizzare analisi tempestive e aggiornate sulla domanda della PA e sull’offerta del mercato, "favorendo la concorrenza e lo sviluppo di nuove idee";
- i cittadini a fruire dei vantaggi offerti dagli Open Data per "migliorare la conoscenza" della spesa della PA e "avere una partecipazione attiva".
Il progetto, conclude il MEF, è parte del più ampio Piano di azione nazionale dell’Open Government Partnership 2017 ed è stato sottoposto a consultazione pubblica al fine di favorire la collaborazione di tutti gli stakeholder interessati.