Aggiornato al 2 gennaio 2018. Proroga per il bonus mobili: in base alla legge di Bilancio appena pubblicata in Gazzetta ufficiale, sarà possibile chiederlo anche nel 2018.
Lo sconto fiscale dedicato agli arredi e ai grandi elettrodomestici non era stato previsto dalla prima bozza della manovra. Adesso, però, nel testo definitivo pubblicato in Gazzetta ufficiale il 29 dicembre 2017, il meccanismo è stato inserito nuovamente. Ci sarà, allora, l’allungamento di un anno della possibilità di ottenere uno sconto del 50% sui mobili in caso di ristrutturazioni del proprio appartamento. Lo schema del bonus, nel merito, resta identico a quello già previsto attualmente.
> Agenzia Entrate - chiarimenti su ristrutturazione e bonus mobili
Impatto da 4,5 miliardi
Secondo le stime delle associazioni di categoria, in tre anni e mezzo questo sgravio fiscale è stato in grado di produrre un impatto di 4,5 miliardi di euro, stimolando una grande quantità di nuovi acquisti. La sua cancellazione, allora, sarebbe stata devastante.
> Agenzia Entrate - come accedere al bonus mobili
Chi può chiedere lo sconto
Secondo la Manovra 2018 il bonus potrà essere richiesto solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal primo gennaio del 2017. La ristrutturazione del proprio appartamento è, infatti, il presupposto essenziale per poter accedere allo sgravio.
L’altro presupposto per accedere all'agevolazione è legato ai tempi di acquisto. Il bonus infatti, è stato prorogato per tutti gli acquisti che si effettueranno nel corso del 2018. Quindi, prima bisogna avviare la ristrutturazione e poi procedere all’acquisto di mobili. Anche se su questo vanno fatte delle precisazioni.
Quali prodotti accedono allo sgravio
E’ possibile, secondo quanto spiega l’Agenzia delle Entrate, che le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici siano sostenute prima di quelle per la ristrutturazione dell’immobile, a condizione che siano stati già avviati i lavori nell'appartamento cui i beni sono destinati.
Le spese detraibili
In altri termini, basta che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici; non è quindi necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione.
Potranno usufruire della detrazione Irpef del 50% l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
I tempi di recupero del bonus
Invariati i tempi previsti per spalmare lo sconto fiscale negli anni. La detrazione, infatti, andrà ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo e sarà calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10mila euro. Non è possibile, cioè, superare questo tetto di spesa per gli arredi.
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