Fondo Politiche Sociali - finanziamenti per assistenza e SIA

|Novità|27 dicembre 2016

Incrementato di ulteriori 50 milioni di euro, per il 2017, il Fondo per le non autosufficienze

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311 milioni e 589.741 euro del Fondo nazionale per le politiche sociali sono stati assegnati alle Regioni e al Ministero del Lavoro con decreto del 10 ottobre 2016, pubblicato in Gazzetta ufficiale. I finanziamenti dovranno essere integrati con le risorse assegnate alle Regioni a valere sul Fondo per le non autosufficienze con decreto ministeriale del 26 settembre 2016, pari a 390 milioni di euro.

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Fondo Politiche sociali

Dei 311,5 milioni a disposizione, 277 milioni e 790.028 euro sono così distribuiti tra le Regioni:

  • Abruzzo: euro 6.916.971,70;
  • Basilicata: euro 3.472.375,35;
  • Calabria: euro 11.611.623,17;
  • Campania: euro 28.195.687,84;
  • Emilia-Romagna: euro 20.000.882,02;
  • Friuli Venezia Giulia: euro 6.194.717,62;
  • Lazio: euro 24.306.627,45;
  • Liguria: euro 8.528.153,86;
  • Lombardia: euro 39.973.985,03;
  • Marche: euro 7.472.551,75;
  • Molise: euro 2.250.099,23;
  • Piemonte: euro 20.278.672,04;
  • Puglia: euro 19.723.091,99;
  • Sardegna: euro 8.361.479,84;
  • Sicilia: euro 25.973.367,62;
  • Toscana: euro 18.528.594,87;
  • Umbria: euro 4.639.093,47;
  • Valle d'Aosta: euro 805.591,08;
  • Veneto: euro 20.556.462,07.

L'utilizzo di queste risorse deve essere programmato nel rispetto dei modelli organizzativi regionali e di confronto con le autonomie locali, secondo i macro-livelli:

  • Servizi per l'accesso e la presa in carico da parte della rete assistenziale;
  • Servizi e misure per favorire la permanenza a domicilio;
  • Servizi per la prima infanzia e servizi territoriali comunitari;
  • Servizi territoriali a carattere residenziale per le fragilità;
  • Misure di inclusione sociale e sostegno al reddito.

Un gruppo di lavoro, costituito dal Ministero con le Regioni e l'ANCI, si occuperà di individuare le priorità di finanziamento, l'articolazione delle risorse del Fondo, le linee di intervento e gli indicatori finalizzati a specificare gli obiettivi di servizio, con particolare attenzione alla lotta alla povertà e all'esclusione sociale. Particolare priorità nell'utilizzo dei fondi sarà assegnata all'attivazione del Sostegno all'Inclusione Attiva (SIA), in maniera complementare alle risorse a valere sul PON inclusione 2014-2020

Le Regioni dovranno comunicare al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali tutti i dati necessari al monitoraggio degli interventi finanziati con le risorse del Fondo. In caso di mancato utilizzo da parte degli enti destinatari, i finanziamenti saranno infatti revocati e riassegnati.

Quanto ai 33 milioni e 799.713 euro destinati al Ministero, una quota pari ad almeno 3 milioni di euro deve essere riservata ad azioni volte al consolidamento e all'assistenza tecnica e scientifica del programma di prevenzione dell'allontanamento dei minorenni dalla famiglia di origine P.I.P.P.I. (Programma di interventi per la prevenzione dell'istituzionalizzazione).

Tali risorse saranno attribuite ai territori coinvolti nella sperimentazione tramite le Regioni e le Province autonome sulla base di linee guida adottate dal Ministero.

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Fondo non autosufficienze

Nella programmazione del Fondo per le politiche sociali devono essere integrate anche le risorse assegnate alle Regioni a valere sul Fondo per le non autosufficienze e quelle attribuite agli ambiti territoriali di rispettiva competenza per il finanziamento di servizi di cura delle persone, in particolare dell'infanzia e degli anziani non autosufficienti.

Con il decreto ministeriale del 26 settembre 2016, pubblicato il 30 novembre in Gazzetta ufficiale, i 400 milioni di euro del Fondo per le non autosufficienze 2016 sono stati assegnati per una quota pari a 390 milioni alle Regioni e per i restanti 10 milioni al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

I 390 milioni assegnati alle Regioni sono così ripartiti:

  • Abruzzo: euro 9.555.000;
  • Basilicata: euro 4.368.000;
  • Calabria: euro 13.806.000;
  • Campania: euro 33.072.000;
  • Emilia-Romagna: euro 30.888.000;
  • Friuli Venezia Giulia: euro 8.970.000;
  • Lazio: euro 35.217.000;
  • Liguria: euro 13.260.000;
  • Lombardia: euro 60.879.000;
  • Marche: euro 11.310.000;
  • Molise: euro 2.691.000;
  • Piemonte: euro 31.317.000;
  • Puglia: euro 25.623.000;
  • Sardegna: euro 10.803.000;
  • Sicilia: euro 32.409.000;
  • Toscana: euro 27.612.000;
  • Umbria: euro 6.786.000;
  • Valle d'Aosta: euro 975.000;
  • Veneto: euro 30.459.000.

Le Regioni potranno utilizzare queste risorse nell'ambito dell'offerta integrata di servizi socio-sanitari in favore di persone non autosufficienti, tenendo conto di tre aree prioritarie di intervento:

  • attivazione o rafforzamento del supporto alla persona non autosufficiente e alla sua famiglia attraverso l'incremento dell'assistenza domiciliare, anche in termini di ore di assistenza personale e supporto familiare, al fine di favorire l'autonomia e la permanenza a domicilio, adeguando le prestazioni alla evoluzione dei modelli di assistenza domiciliari;
  • previsione di un supporto alla persona non autosufficiente e alla sua famiglia eventualmente anche con trasferimenti monetari nella misura in cui gli stessi siano condizionati all'acquisto di servizi di cura e assistenza domiciliari nelle forme individuate dalle Regioni o alla fornitura diretta degli stessi da parte di familiari e vicinato sulla base del piano personalizzato;
  • previsione di un supporto alla persona non autosufficiente e alla sua famiglia eventualmente anche con interventi complementari all'assistenza domiciliare, a partire dai ricoveri di sollievo in strutture sociosanitarie, nella misura in cui siano effettivamente complementari al percorso domiciliare, assumendo l'onere della quota sociale e di altre azioni di supporto individuate nel piano personalizzato e ad esclusione delle prestazioni erogate in ambito residenziale a ciclo continuativo di natura non temporanea.

Per quanto riguarda i 10 milioni assegnati al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, invece, insieme ai 5 milioni di euro di cui all'art. 1 comma 406 della legge di Stabilità 2016, saranno destinati ad azioni di natura sperimentale volte all'attuazione del Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità, relativamente alla linea di attività n. 3 "Politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e l'inclusione nella società".

Tali risorse saranno attribuite ai territori coinvolti nella sperimentazione tramite le Regioni, sulla base di linee guida adottate dal Ministero.

Risorse per il 2017

Il 23 dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che adotta misure urgenti volte ad affrontare situazioni di criticità presenti in particolare nel Mezzogiorno d’Italia. Il provvedimento dispone inoltre che, nel 2017, il Fondo per le non autosufficienze venga incrementato di 50 milioni di euro.

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Photo credit: Knight Foundation