Un anno di Covid: le azioni dell’UE per ricerca e innovazione contro il virus

|Approfondimenti|09 marzo 2021

I fondi UE contro il CovidUn anno fa l’Italia andava in lockdown, seguita poco dopo dagli altri paesi UE. Da allora molto è cambiato, inclusa l'Unione europea che nonostante alcuni inciampi iniziali, è stata sempre in prima linea nella lotta contro il Covid, anche sul piano delle ricerca.

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Il 9 marzo 2020 l’Italia entrava in lockdown, diventando il primo tra i paesi occidentali a prendere una decisione drastica ma necessaria, presto seguita da quasi tutti gli altri paesi europei. Dopo la Cina e i primi casi di Covid nel nostro Paese, proseguiva così l’anno che avrebbe cambiato le nostre vite e avrebbe dato una spinta all’integrazione europea, fino a poco prima impensabile.

Se è ormai ben noto il versante economico dell’azione UE contro il Covid, che ha portato per la prima volta ad un debito comune e al varo del Recovery fund, forse è ancora poco conosciuta l’azione promossa dall’Unione per finanziare la ricerca e l’innovazione contro il virus

Sin dallo scoppio dell’emergenza, infatti, l'UE è intervenuta anche su questo fronte, lanciando la prima call di emergenza il 30 gennaio dell’anno scorso, lo stesso giorno in cui l’Organizzazione mondiale della sanità dichiarava l'inizio della pandemia.

Da quel momento si sono succeduti una serie di bandi e finanziamenti, incluso lo stanziamento di 1 miliardo di euro di Horizon 2020 di cui, secondo i dati aggiornati a gennaio 2021, 780 milioni di euro sono stati già mobilitati.

"EU research and innovation in action against the coronavirus: funding, results and impact" ©European Union, 2021

Un impegno imponente di risorse che stanno permettendo a centri di ricerca e imprese in tutta Europa di studiare il virus e mettere in campo cure, tecnologie e vaccini necessari per sconfiggerlo.

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