Dopo le autostrade, mettere sotto la lente anche le concessioni di porti e aeroporti. E’ l’invito arrivato dal presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone, nel corso dell’audizione sulla riforma degli appalti alla Camera.
Allargare il tiro. Dopo le autostrade, già oggetto di diversi interventi nel testo, è il caso di guardare anche altrove. L’invito arriva dal presidente Anac Cantone che mercoledì mattina è stato ascoltato dalla commissione Ambiente della Camera sul disegno di legge di recepimento delle direttive Ue in materia di appalti. Il tema delle concessioni va declinato in relazione a porti e aeroporti e non solo per le autostrade: anche in questo caso ci sono rendite di posizione rilevanti, affidamenti che non guardano al Codice appalti e proroghe da scongiurare.