La Commissione e il Parlamento europei e il Consiglio dell'Unione hanno raggiunto un accordo politico sulla riforma della Politica agricola comune. Fuori dall'intesa gli aspetti economici, che verranno discussi alla luce dell'accordo odierno sulle prospettive finanziarie 2014-2020. Soddisfatto il commissario all'Agricoltura Dacian Ciolos che, in conferenza stampa, ha dichiarato: "Gli orientamenti della Commissione, per un Pac più giusta e attenta alla sostenibilià ambientale, sono stati mantenuti".
Pagamenti diretti
Convergenza
La nuova Pac punta a ridurre le differenze nell'accesso ai contributi sia tra gli Stati membri che a livello interno: a livello dell'Unione, in base all'accordo, nessuno Stato membro deve ricevere meno del 75% della media comunitaria; a livello interno, nessun agricoltore deve ricevere meno del 60% della media nazionale e i tagli, resi necessari dal processo di convergenza, non devono essere superiori al 30% rispetto a quanto percepito dall'impresa nella programmazione 2007-2013.
Greening
Il 30% della dotazione finanziaria è destinato a sostenere la realizzazione di misure ambientali, il cosiddetto greening. Le misure sono tre: diversificazione delle colture, aree di interesse ecologico e mantenimento dei prati permanenti, cui si è aggiunta nel corso del negoziato la previsione di misure considerate equivalenti dal punto di vista ambientale.
La diversificazione non si applica alle aziende con superficie fino a 10 ettari, mentre per quelle tra 10 e 30 ettari si richiedono almeno due colture, che diventano tre per le imprese con superficie superiore a 30 ettari. Quanto alle aree ecologiche, l'obbligo di destinarvi il 5% della superficie arabile - che salirà al 7% dal 2018 - non si applica alle colture permanenti e al riso.
Agricoltore attivo
L'accordo prevede una lista negativa obbligatoria che individua i soggetti esclusi dai contributi della Pac in tutta l'Ue, cui gli Stati membri potranno aggiungere ulteriori requisiti per l'accesso agli aiuti.
Capping
Non si è raggiunto un accordo su un tetto massimo degli aiuti, ma è prevista una degressività obbligatoria per chi percepisce più di 150mila euro l'anno.
Piccoli agricoltori
Si introduce un regime semplificato per i piccoli agricoltori, cui è destinato fino al 10% della dotazione dei pagamenti diretti. La semplificazione riguarda la presentazione delle domande e i controlli, ma anche gli aiuti: sono previsti pagamenti forfettari, calcolati in base a uno dei quattro metodi individuati dall'accordo a scelta dello Stato membro.
Giovani agricoltori
Per i primi cinque anni dall'insediamento i giovani agricoltori potranno beneficiare di una maggiorazione del 25% dell'importo dei pagamenti diretti.
Fondi non utilizzati
E' stato introdotto un nuovo meccanismo per accelerare la spesa dei fondi ed evitarne il disimpegno: si tratta di una sorta di overbooking, per cui c'è la possibilità di chiedere un importo superiore a quanto disponibile (tra l'1% e il 3% in più, a discrezione degli Stati membri) e di ridurre poi proporzionalmente i contributi in caso di sforamento dello stanziamento.
Sviluppo rurale
Dal 2014 il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) viene inglobato nel Quadro strategico comune con il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il Fondo sociale europeo (Fse), il Fondo di coesione e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp). Si rafforzano le misure agroambientali, che dovranno essere complementari alle misure del greening.
Ocm unica
Quote zucchero
Il sistema delle quote zucchero viene prorogato fino al 2016; dal 2017 non ci sarà più il prezzo garantito, ma i produttori potranno negoziare il prezzo con un sistema di contrattazione.
Strumenti di mercato
E' prevista una riserva per affrontare crisi di mercato e la creazione di fondi di mutualizzazione e assicurazione per permettere agli agricoltori di prepararsi a eventuali emergenze. La programmazione produttiva da parte delle organizzazioni professionali e interprofessionali, già prevista per i prodotti lattiero-caseari, viene estesa anche ai prosciutti dop e igp.
Vino
Il sistema dei diritti di impianto dei vigneti è prorogato fino al 2015, quando gli subentrerà un nuovo sistema di autorizzazioni.
Regolamento orizzontale
Per semplificare l'attività delle imprese sarà possibile presentare domande multiannuali per accedere ai pagamenti diretti e un sistema di allarme precoce avvertirà i beneficiari nei casi di irregolarità non grave, prima che si arrivi alla sanzione. Invariato il numero delle agenzie di pagamento, mentre gli organismi di certificazione dovranno essere inviduati mediante procedure di evidenza pubblica
In tema di sanzioni, la mancata attuazione delle misure ambientali comporterà la perdita della componente greening dell'aiuto nei primi due anni, mentre dal terzo è prevista una penalità crescente, che intaccherà gradualmente, fino a un massimo del 25%, anche il resto del pagamento.