Previsioni di primavera: in UE una recessione profonda e disomogenea

|Studi e Opinioni|06 maggio 2020

La pandemia ha causato danni economici in tutto il mondo e quest’anno l’economia dell’UE, nonostante le risposte senza precedenti messi in campo sia a livello europeo che nazionale, subirà una recessione di proporzioni storiche. Tuttavia sia i danni che la ripresa saranno diversi in ogni paese e per l’Italia il rischio è di un crollo del Pil al -9,5%.

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La Commissione europea ha pubblicato le “Previsioni economiche di primavera 2020”, il consueto appuntamento semestrale in cui Bruxelles fa il punto sull’andamento dell’economia e indica le previsioni di crescita economica dell’UE.

Un compito non facile quest’anno, considerando la crisi senza precedenti causata dalla pandemia e che avrà ripercussioni serie e lunghe per tutti i paesi europei, con alcuni però che saranno più colpiti di altri.

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Secondo le previsioni economiche di primavera 2020 l'economia della zona euro subirà una contrazione record del 7¾ % nel 2020, per poi crescere del 6¼ % nel 2021.

Allo stesso modo l'economia dell'UE dovrebbe contrarsi del 7½ % nel 2020 e crescere del 6% circa nel 2021. Le proiezioni di crescita per l'UE e la zona euro sono state riviste al ribasso di circa nove punti percentuali rispetto alle previsioni economiche d'autunno 2019.

Si tratta di uno shock simmetrico per l'economia UE, dato che la pandemia ha colpito tutti gli Stati membri.

Ma secondo le previsioni sia il calo della produzione nel 2020, che l'ampiezza del rimbalzo nel 2021 saranno marcatamente diversi. La ripresa economica di ciascuno Stato membro, infatti, dipenderà non solo dall'evoluzione della pandemia in quel determinato paese, ma anche dalla struttura di ciascuna economia e dalla capacità di ognuna di rispondere con politiche di stabilizzazione. 

Ma anche se le ripercussioni saranno peggiori in alcuni paesi rispetto ad altri, data l'interdipendenza delle economie dell'UE, la dinamica della ripresa in ciascuno Stato membro incide comunque anche sul vigore della ripresa degli altri Stati.

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