Open data: indotto di 140 miliardi di euro per l'UE
Sugli open data le PA italiane si sono mosse prima che il decreto "Semplifica Italia" approvato dal governo Monti il 27 febbraio inserisse i dati aperti tra le priorità dell'agenda digitale (assieme a banda larga, cloud e smart communities) e prima che la commissaria Neelie Kroes, nel dicembre 2011, lanciasse una strategia europea ad hoc.
Ancora così lontana dagli Stati Uniti, ma già così vicina a Gran Bretagna e alla Francia, l'Italia ha compiuto passi da gigante. Il primo con l'apertura, il 7 ottobre 2011, del portale istituzionale Dati.gov.it, realizzato da FormezPA e DigitPA per consentire a cittadini e imprese di fruire nel modo più semplice e intuitivo del patrimonio informativo pubblico.
A tracciare le coordinate di questo fenomeno ai microfoni di EurActiv.it è Gianfranco Andriola. Trent'anni, laurea al Politecnico di Milano, master alla Bocconi, Gianfranco ha lavorato con diverse pubbliche amministrazioni e con Franco Carlini, il guru della rete scomparso pochi anni fa. Oggi Gianfranco lavora per Formez PA nella redazione del portale italiano sugl