Intelligenza artificiale: quale modello di sviluppo per l’Italia?

|Strategie|03 novembre 2020

Intelligenza artificialeMentre il sito del Ministero dell’Ambiente è andato in tilt per qualche minuto durante il click day per il bonus bici, le imprese si confrontano all’AI Forum per definire il modello di sviluppo nazionale sull’intelligenza artificiale. Investire, sperimentare e formare sono le parole d’ordine.

Intelligenza artificiale, etica e diritti: verso un nuovo set di regole in Europa

Organizzato dall’Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale (AIxIA), l’AI Forum è stato l’occasione per fare il punto su scenari, applicazioni e prospettive dell’IA, una tecnologia che sta rivoluzionando le regole e le dinamiche del mercato italiano e internazionale.

Intelligenza artificiale in Europa: dove stiamo andando?

Lo scorso febbraio, poco prima dello scoppio della pandemia di coronavirus, la Commissione europea ha presentato il suo libro bianco sull’IA insieme alla strategia sui dati, due documenti fondamentali per la crescita dell’UE, ha ricordato Roberto Viola, direttore generale della Dg Connect.

L’IA è uno degli strumenti più importanti per il miglioramento della società e dell’economia, ha dichiarato Viola, e necessita di tre elementi chiave per svilupparsi: un ecosistema di eccellenza, la fiducia di cittadini e imprese, una base di dati da cui partire.

Per quanto riguarda l’ecosistema di eccellenza, il direttore generale della Dg Connect ha ricordato una serie di progetti europei, tra cui il supercomputer Leonardo - uno dei cinque più potenti nel mondo - che nel 2021 inizierà a elaborare dati all’interno del tecnopolo di Bologna.

L’Europa sta anche lavorando allo sviluppo dei gemelli digitali - ossia rappresentazioni virtuali di entità fisiche, viventi o non - come testimonia il progetto Destination Earth (DestinE). L’obiettivo di DestinE – che coinvolge anche l’European Sapce Agency (ESA) - è creare un digital twin della Terra per anticipare e comprendere le attività della natura e dell’uomo, allo scopo di indirizzare al meglio le politiche UE per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

> Cosa prevede la Legge europea sul clima

Un altro progetto molto ambizioso è la realizzazione di un gemello digitale dell’essere umano, da mettere a disposizione del mondo della scienza e della ricerca, ha spiegato Viola.

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