La UO Relazioni Istituzionali e Internazionali ha preso parte ad una delegazione di Confindustria che partecipava come delegazione italiana al Belt and Road Summit, un’iniziativa cinese che intende riaprire la via della seta e integrarla con le vie marittime del sud-est asiatico, favorendo gli investimenti cinesi – in partnership con i paesi ospitanti – soprattutto in tema di infrastrutture, logistica, costruzioni, trasporti.
Il Belt and Road Summit, un convegno internazionale organizzato in modalità fieristica presso l’impressionante Hong Kong Exhibition and Convention Center, è durato di fatto solo la giornata del 28 giugno e si è svolto con svariate sessioni parallele. Durante la sessione plenaria grande attenzione è stata riservata alle delegazioni straniere, che erano più di 50 e riempivano una sala di almeno 5000 persone. Il keynote speech è stato indirizzato dal Vice Premier thailandese a riprova di quanto l’iniziativa cinese intendesse coinvolgere i paesi dell’area. Il VP thailandese ha definito Hong Kong come una “tigre volante” del mondo intero, un global economic hub. Ha inoltre dichiarato, senza mezze misure, che la c.d. “America First” di Trump