Abruzzo: doppia intesa per l'occupazione e la tutela del mare
Promozione dell'orientamento, dell'istruzione, della formazione professionale e delle politiche del lavoro, da una parte; protezione e conservazione dell'ambiente marino, dall'altra. Sono questi gli obiettivi principali di due intese siglate nelle scorse ore dall'amministrazione abruzzese in vista delle attività da svolgere per il 2013. Nel complesso, sono stati stanziati 3,5 milioni di euro.
Regione-Province per i centri d'impiego
Il primo accordo, sancito tra Regione e Province di Chieti, L'Aquila, Pescara e Teramo, prevede lo stanziamento di 3,2 milioni di euro a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE) per promuovere la formazione e l'informazione sulle politiche del lavoro. L'intesa individua le Province stesse come organismi intermedi, incaricati quindi di svolgere parte dei compiti dell'Autorità di Gestione in materia di occupazione e politiche di impiego.
"Dopo la confusione normativa che c'è stata a livello nazionale con i decreti Salva Italia e Spending review – ha commentato l'assessore regionale alle Politiche Attive del Lavoro Paolo Gatti – diamo la possibilità alle Province di ripartire con risorse importanti per garantire i servizi per l'impiego. Adesso attendiamo una fattiva collaborazione tecnica con le quattro Province per l'attuazione bilaterale dei programmi operativi".
Regione-Ministero dell'Ambiente per la salvaguardia marina
Un secondo accordo, stavolta tra gli assessorati regionali ai Lavori pubblici e alla Protezione civile e il ministero dell'Ambiente, è stato firmato nelle scorse ore. Obiettivo dell'intesa è, in questo caso, la tutela e la conservazione dell'ambiente marino al fine di garantire la salvaguardia delle specie. Nell'ambito dell'accordo, il ministero ha invitato tutte le regioni adriatiche a dare attuazione alla direttiva europea Marine strategy, che richiede ai Paesi membri azioni specifiche per la protezione dell'ambiente marino.
A tal scopo, il ministero ha versato alla Regione 270mila euro per attività di studio e ricerca dell'ambiente marino nel tratto di costa di competenza regionale, individuando tre priorità:
- gli aspetti socio-economici dell'utilizzo dell'ambiente marino;
- la distribuzione e l' estensione degli habitat bentonici e pelagici;
- la presenza di rifiuti in ambito marino.
"L'attuazione della Marine strategy – hanno spiegato gli assessori ai Lavori pubblici, Angelo Di Paolo, e alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante, – richiede la partecipazione di tutti i soggetti istituzionalmente competenti dell'ambiente marino-costiero, e il ministero dell'Ambiente ha ritenuto indispensabile avvalersi, in questa prima fase di attuazione della direttiva, della collaborazione delle Regioni costiere in quanto in possesso di specifiche conoscenze ambientali delle aree marine prospicienti i territori di competenza"