Chi acquista rubinetti e docce può accedere a un tax credit fino a 1.000 euro, il cosiddetto bonus idrico. Fino al 30 giugno è possibile chiedere al rimborso delle spese coperte dal bonus.
Come funziona il bonus idrico?
Il bonus idrico o bonus rubinetti è previsto nell’ambito del Fondo per il risparmio delle risorse idriche che può contare su una dotazione di 20 milioni di euro per il 2021.
Chi può richiedere il bonus idrico?
Possono beneficiare del bonus i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari. In caso di cointestatari o titolari di diritto reale o personale di godimento, è possibile richiedere il bonus solo previa dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario/comproprietario dell’immobile della volontà di fruirne, che dovrà essere compilata sulla piattaforma anche con i dati del proprietario.
A quanto ammonta e quali spese copre il bonus idrico?
Il bonus è pari a 1.000 euro per ciascun beneficiario, da utilizzare entro il 31 dicembre 2021.
Il tax credit copre interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.
Le spese ammissibili al bonus sono, nel dettaglio, quelle sostenute per:
- la fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti;
- la fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, comprese le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti.
Come richiedere il bonus idrico o bonus rubinetti?
A definire le regole del bonus idrico è un decreto del Ministero della Transizione ecologica del 27 settembre 2021, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 23 ottobre, che attua la misura agevolativa disegnata dalla legge di bilancio 2021.
Per ottenere il rimborso, i beneficiari devono registrarsi sull’applicazione web 'Piattaforma bonus idrico', che sarà resa disponibile dal Ministero a partire dalle ore 12.00 del 17 febbraio. La piattaforma è accessibile e previa autenticazione tramite Spid o Carta d’identità elettronica.
Le richieste sono ammesse fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.
All’istanza di rimborso dev'essere allegata copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale che attesti l’acquisto del bene, copia del versamento bancario, postale o mediante altri sistemi di pagamento accompagnata da documentazione del venditore atta a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato.
Per aiutare i cittadini il Ministero ha messo a disposizione una sezione FAQ in cui risponde ai quesiti frequenti legati al bonus.
Quando chiedere il rimborso del bonus idrico?
È stato fissato al 30 giugno il termine per poter inoltrare le domande di rimborso delle spese sostenute nel corso dell’anno 2021 per gli interventi di efficientamento dei consumi idrici, come previsto dal bonus idrico.
Fino a quella data, collegandosi all’indirizzo https://www.bonusidricomite.it sarà possibile accedere al rimborso – fino a 1.000 euro per ciascun beneficiario - per gli interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.
Il rimborso è escluso in caso di:
- richieste errate nella compilazione, incomplete di informazioni e/o degli allegati;
- se, a seguito dei controlli, si riscontrano irregolarità rispetto a quanto dichiarato;
- fino a esaurimento delle risorse stanziate ed entro il termine fissato dal MiTE (fine giugno).