Si apre oggi il bando del MIUR da 26 milioni di euro per il finanziamento di borse di dottorato di ricerca con caratterizzazione industriale. Ecco come partecipare.
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Prosegue anche per l’anno accademico 2020-2021 l’attuazione delle misure a sostegno del capitale umano previste dal PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 nell'ambito dell’Asse I “Investimenti in capitale umano” – Azione I.1 Dottorati innovativi con caratterizzazione industriale – con un importo di 16 milioni di euro, per la promozione e il rafforzamento dell’alta formazione e la specializzazione post-laurea di livello dottorale in coerenza con i bisogni del sistema produttivo nazionale e con la Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente.
A queste risorse si aggiungono 10 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione nell'ambito del Piano Stralcio Ricerca e Innovazione 2015-2017, Asse “Capitale Umano”, destinati al finanziamento di borse di ricerca incentrate sulle tematiche riguardanti le aree interne e marginalizzate del Paese.
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Chi può partecipare al bando
Diversi i soggetti proponenti delle borse di dottorato, a seconda della fonte di finanziamento. Infatti, potranno presentare domanda di finanziamento alle risorse PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 esclusivamente le Università statali e non statali, riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca, con sede amministrativa ed operativa nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e nelle regioni in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna), i cui corsi di dottorato siano stati già accreditati, alla data di presentazione della domanda, ai sensi del D.M. n. 45 dell’8 febbraio 2013 del Ministro dell’Università e della Ricerca “Regolamento recante modalità di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato e criteri per la istituzione dei corsi di dottorato da parte degli enti accreditati”.
Invece, potranno accedere alle risorse del Piano Stralcio “Ricerca e innovazione 2015-2017”, relative alle tematiche afferenti alla Strategia Nazionale per le aree interne, esclusivamente le Università statali e non statali riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca con sede amministrativa ed operativa nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e nelle regioni del Centro-Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto) i cui corsi di dottorato siano stati già accreditati, alla data di presentazione della domanda, ai sensi del D.M. n. 45 dell’8 febbraio 2013 del Ministro dell’Università e della Ricerca.
Quali borse vengono finanziate
È previsto il finanziamento di borse di dottorato di ricerca che potranno riguardare sia aree disciplinari e tematiche coerenti con le traiettorie di sviluppo individuate dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente 2014-2020 sia ambiti tematici afferenti alla Strategia Nazionale per le aree interne. Le borse avranno durata triennale, per la frequenza a partire dall’anno accademico 2020-2021.
Possono essere destinatari delle borse di dottorato solo i laureati utilmente classificati nell’unica graduatoria di ammissione ai corsi di dottorato di ricerca per l’anno accademico 2020-2021, ciclo XXXVI. Nel caso in cui la graduatoria sia articolata per curricula nell’assegnazione delle borse di dottorato si terrà conto anche del criterio della attinenza scientifica.
Quando presentare domanda
Le domande di finanziamento dovranno essere presentate online dalle Università dalle ore 15.00 del 25 agosto 2020 alle ore 15.00 del 28 settembre 2020. Ciascuna Università dovrà indicare, per ciascun corso di dottorato, il numero di borse aggiuntive di dottorato di ricerca, nel numero massimo di due per ciascuna tipologia di finanziamento.
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