L'INPS ha pubblicato le istruzioni operative e le modalità di accesso all'esonero contributivo per i nuovi imprenditori agricoli, rinnovato con l'ultima Legge di Bilancio. Ecco una panoramica sull'agevolazione e le varie misure introdotte dalla Manovra.
La legge di Bilancio ha messo a disposizione del settore agricolo 600 milioni di euro nel triennio 2020-2022, con interventi che puntano a valorizzare molto la presenza dei giovani e delle donne. La rete di misure per agricoltura e agro-industria nel nostro paese punta anche su temi chiave come: filiere, innovazione, investimenti, competitività, internazionalizzazione.
Tra i principali interventi a favore del comparto, c'è il bonus agricoltori: un esonero del versamento del 100% dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti. Questa agevolazione, valida per un periodo massimo di 24 mesi, è riservata ai coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli under 40, iscritti alla previdenza agricola. Il bonus non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento.
INPS: chiarimenti su bonus agricoltori under 40
Con la circolare n. 72 del 9 giugno l'INPS ha pubblicato le istruzioni operative per l'utilizzo dell'esonero contributivo per i nuovi imprenditori agricoli. La misura, istituita la prima volta nel 2004, prevede l'esonero contributivo totale ed è diretta ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali con età inferiore a quaranta anni, iscritti alla previdenza agricola tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2020. Le caratteristiche dell'esonero:
- 100% della quota per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti (IVS) e del contributo addizionale di cui all’articolo 17, comma 1, della legge 3 giugno 1975, n. 160
- per un periodo massimo di 24 mesi di attività,
- per l’imprenditore agricolo professionale e il coltivatore diretto per l’intero nucleo familiare.
La domanda per accedere al bonus deve essere inviata entro 120 giorni dalla data di comunicazione di inizio attività. Per le attività iniziate in data 1° gennaio 2020, il termine scade il 29 luglio 2020.
L’istanza di ammissione al beneficio deve essere inoltrata, esclusivamente, in via telematica accedendo al Cassetto previdenziale per autonomi agricoli, alla sezione “Comunicazione bidirezionale” > “Invio comunicazione”, utilizzando il modello telematico “Esonero contributivo nuovi CD e IAP anno 2020 (CD/IAP2020)”.
Con il messaggio 2787 del 13 luglio l'istituto ha, inoltre, specificato che a decorrere dal 1° luglio 2020 il controllo del massimale relativo agli aiuti de minimis e SIEG già concessi avviene esclusivamente attraverso il Registro Nazionale Aiuti. Pertanto, ai fini del riconoscimento del bonus è necessario acquisire la visura dallo stesso Registro. Si legge inoltre che "Acquisita la visura dal Registro Nazionale Aiuti, l’istanza di esonero è elaborata automaticamente e viene inviata, all'indirizzo di posta elettronica indicato nella domanda di ammissione al beneficio, una comunicazione con l’invito ad accedere al Cassetto previdenziale per Autonomi Agricoli per verificare l’esito dell’istanza. In caso di esito positivo, l’avviso di pagamento relativo alla tariffazione elaborata nel corrente anno 2020, relativo anche ad anni pregressi, sarà rielaborato tenendo conto del riconoscimento del beneficio dell’esonero contributivo."
Manovra 2020: le altre misure per l'agricoltura
Nel bouquet di proposte contenute nella Legge di Bilancio c'è anche una dotazione, pari a 44 milioni di euro, per far nascere nuove giovani imprese e per semplificare la vita alle start up agricole condotte dagli under 40. A questo si aggiunge lo snellimento delle procedure per la concessione dei terreni di proprietà di enti pubblici ai giovani attraverso la Banca Nazionale delle Terre Agricole.
Tra le misure previste dalla Manovra c'è anche il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), di intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, per favorire lo sviluppo dell’imprenditoria agricola femminile. Con questo decreto verranno stabiliti i criteri e le modalità per la concessione di mutui a tasso zero in favore di iniziative finalizzate alla nascita o al consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. I mutui, della durata massima di quindici anni comprensiva del periodo di preammortamento, saranno concessi nel limite di 300mila euro.
Per mettere in atto le disposizioni di promozione dell’imprenditoria in rosa si istituirà il Bonus donne in campo, un fondo rotativo con una dotazione finanziaria iniziale pari a 15 milioni di euro per il 2020. In quanto alla gestione del Fondo, sarà apertura un'apposita contabilità speciale presso la tesoreria dello Stato intestata al Mipaaf.
> Agricoltura – nuovo fondo da 80 milioni di euro per le PMI
Pacchetto competitività
Il Ministero, inoltre, creerà un Fondo per la competitività a sostegno dell'agroalimentare Made in Italy, con una dotazione finanziaria iniziale di 15 milioni di euro per il 2020 e 14,5 milioni di euro per il 2021. Gli interventi finanziati dal Fondo riguarderanno lo sviluppo e il rafforzamento della competitività delle filiere, a partire dalle produzioni d'eccellenza e dai mercati più importanti. Ad esempio, per la filiera grano-pasta sono previsti ben 30 milioni di euro per i contratti di filiera, a cui si aggiungono i 10 milioni del 2019.
In questo paradigma dedicato alla competitività si inserisce il Piano di promozione strategica per i prodotti agroalimentari sottoposti ad aumento di dazi e di contrasto al fenomeno dell'Italian sounding. Il Piano, adottato d’intesa con il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e, per alcune delle azioni previste, con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, considera una serie di interventi tra cui: iniziative straordinarie di formazione e informazione sulle opportunità offerte dai mercati esteri alle imprese in particolare piccole e medie; supporto alle più rilevanti manifestazioni fieristiche italiane di livello internazionale; valorizzazione delle produzioni di eccellenza, in particolare agricole e agroalimentari, e tutela all'estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine delle imprese e dei prodotti.
Infine, è prevista l'istituzione di un Fondo per la promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica. Le risorse a valere sul Fondo sono pari a 4 milioni di euro per il 2020 e 5 milioni di euro a decorrere dal 2021.
> Mipaaf – 40 milioni di euro per la filiera grano-pasta
Agevolazioni fiscali e azzeramento Irpef agricola
In Manovra, è previsto un solo anno di proroga relativo all’esenzione da Irpef per i redditi dominicali ed agrari dei terreni. La norma di riferimento, ossia la legge 232/2016, articolo 1, comma 44, stabilisce che per gli anni dal 2017 al 2019 i redditi dominicale ed agrario non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali (Iap) al Dlgs 99/2004. L'azzeramento dell'Irpef vale 200 milioni di euro annui e si aggiunge alla cancellazione stabile dell'Imu sui terreni agricoli e dell'Irap, per un beneficio fiscale complessivo da 1 miliardo di euro.
Con le novità della Legge di bilancio, invece, viene aggiunto il 2020 come ulteriore periodo di imposta nel quale si applicherà l'agevolazione. Inoltre, il legislatore ha pensato anche al 2021 disponendo però che in questo periodo di imposta, i redditi dei terreni concorrono alla formazione del reddito imponibile nella misura del 50%.
Altre agevolazioni fiscali previste dalla legge di Bilancio riguardano:
- riduzione della base imponibile, con un limite del 5%, per le attività dirette alla commercializzazione di piante vive e prodotti della floricoltura tra imprenditori agricoli florovivaistici;
- incremento del 20% della quota di ammortamento deducibile dalle imposte sui redditi, a fronte di spese sostenute per investimenti in nuovi impianti di colture arboree pluriennali.
Lotta alla cimice asiatica e Xylella
Per far fronte ai danni subiti dalle imprese agricole danneggiate dagli attacchi della cimice asiatica (Halyomorpha Halys) è stata incrementata la dotazione del Fondo di solidarietà nazionale interventi indennizzatori, istituito nel 2004. Le risorse complessive prevedono un sostegno pari a 80 milioni di euro di cui: 40 milioni di euro per il 2020 e di 20 milioni di euro ciascuno nel 2021 e nel 2022.
Potranno accedere agli indennizzi le imprese agricole ubicate nei territori vittima della cimice asiatica, anche se non hanno sottoscritto le polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi, previste dalle norme che disciplinano il Fondo di solidarietà nazionale. Le Regioni colpite potranno conseguentemente deliberare la proposta di declaratoria di eccezionalità degli eventi, entro il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di Bilancio.
A proposito dell'emergenza Xylella, si conferma la possibilità di erogare gli aiuti compensativi a valere sul Fondo di solidarietà nazionale per un periodo di tre anni, in caso di eventi i cui effetti non sono limitatati ad una sola annualità. Si ricorda che gli interventi saranno a carico del Fondo solo nel caso di danni a produzioni, strutture e impianti produttivi non inseriti nel Piano di gestione dei rischi in agricoltura, finalizzati alla ripresa economica e produttiva delle imprese agricole.
> Agricoltura – il manifesto delle Regioni europee per la PAC post 2020
Investimenti innovativi imprese agricole
Per quanto riguarda il tema innovazione nel comparto agricolo, la Manovra considera una serie di agevolazioni. Tra queste c'è l'istituzione di un Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole, con 5 milioni di euro per il 2020, che costituisce il limite di spesa massima, al fine di favorire gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi da parte delle imprese nel settore.
Per incentivare l'adozione di sistemi di gestione avanzata attraverso l'utilizzo delle tecnologie innovative, la legge di Bilancio stabilisce un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile e mutui agevolati di importo non superiore al 60% della stessa spesa, per il finanziamento di iniziative relative all'agricoltura di precisione o alla tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain. Il limite massimo di spesa previsto per il 2020 è pari a un milione di euro.
Presente nel decreto fiscale collegato alla Manovra 2020, il provvedimento che prevede la concessione di garanzie a titolo gratuito da parte di ISMEA a favore delle imprese agricole in cerca di finanziamenti per iniziative di sviluppo delle tecnologie innovative, finalizzate, tra l’altro, secondo una modifica introdotta dalla Commissione, a contrastare e prevenire i danni causati dalla fauna selvatica alle imprese agricole.
La richiesta di finanziamenti potrà avere ad oggetto anche lo sviluppo dell’agricoltura di precisione e, secondo quanto aggiunto nel corso dell’esame in sede referente, delle nuove tecniche di irrigazione o la tracciabilità dei prodotti con tecnologie emergenti, comprese le tecnologie blockchain (che nel testo originario erano richiamate in modo esclusivo), l’intelligenza artificiale e l’internet delle cose.
La garanzia è concessa nel limite di 20mila euro di costo per una spesa complessiva di 30 milioni di euro per l’anno 2019.
Altri provvedimenti nel settore agricolo
Estese dal 1° gennaio 2020 le disposizioni della legge di Bilancio 2018 relative all’attività di enoturismo. Nello specifico, il provvedimento include coloro che svolgono attività di enoturismo della determinazione forfetaria del reddito imponibile, ai fini IRPEF, con un coefficiente di redditività del 25% e, solo in determinate condizioni, di un regime forfettario dell’IVA. Inoltre, vengono definite le attività di oleoturismo, ossia tutte quelle di conoscenza dell’olio d’oliva espletate nel luogo di produzione: dalle visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione dell’ulivo, alla commercializzazione dei prodotti finali.
La Manovra istituisce un Fondo per il funzionamento delle Commissioni uniche nazionali (CUN), di cui all’art. 6-bis del decreto-legge n. 51 del 2015, con una dotazione di 200mila euro annui a decorrere dal 2020. Alle CUN partecipano i delegati delle organizzazioni e delle associazioni professionali dei produttori agricoli, dell'industria di trasformazione, del commercio e della distribuzione. Il Fondo mira a promuovere e razionalizzare i procedimenti di formazione e diffusione dei prezzi e la trasparenza delle relazioni contrattuali delle filiere agricole.
Viene incrementato da 20 milioni a 22,5 milioni di euro la spesa autorizzata a decorrere dal 2020 per consentire la realizzazione del piano di stabilizzazione del personale precario del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA).
Infine, viene destinato complessivamente un budget di un milione di euro al Fondo distribuzione derrate alimentari agli indigenti, o Fondo nazionale indigenti, per ciascuno degli anni del triennio 2020-2022.
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Fermo pesca e sostegno al reddito lavoratori
Nuovi provvedimenti e risorse per il settore pesca. Dopo l'accordo tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero dell'Economia e delle Finanze, anche la legge di Bilancio copre il tema dell’indennità del fermo pesca obbligatorio per i lavoratori dipendenti da imprese adibite alla pesca marittima. Viene riconosciuta, quindi, un'indennità giornaliera onnicomprensiva, pari a 30 euro, per il periodo di sospensione dell'attività a causa delle misure di arresto temporaneo obbligatorio avvenute nel corso del 2020, nel limite di spesa di 11 milioni di euro per il 2021.
Inoltre, verranno incrementate di 2,5 milioni di euro per il 2021 le risorse destinate alla corresponsione della stessa indennità giornaliera, riconosciuta ai lavoratori nei periodi di sospensione temporanea non obbligatoria avvenuta nel corso del 2020.
Infine, la Manovra stabilisce una proroga, fino al 31 dicembre 2020, del Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2017-2019, adottato con decreto del Mipaaf del 28 dicembre 2016, al fine di assicurare la tutela dell’ecosistema marino e della concorrenza e di garantire la competitività del settore ittico.
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