Africa - fondi UE per pace e riforme in G5 Sahel, Niger e Mali

|Novità|10 dicembre 2018

AfricaIn arrivo da Bruxelles un finanziamento da 125 milioni di euro per i paesi del G5 Sahel, 108 milioni di euro per politiche sociali e buon governo in Niger e 50 milioni di euro per riforme strutturali in Mali.

Il nuovo strumento UE da 90 miliardi per la cooperazione internazionale

L'Unione europea ha annunciato l’avvio di tre nuove operazioni di supporto finanziario in Africa. L’intervento più consistente, da 125 milioni di euro, è per i Paesi del G5 Sahel. Le altre due operazioni prevedono 108 milioni di euro per lo sviluppo di politiche sociali, la sicurezza, il buon governo e l'accesso all'elettricità in Niger e 50 milioni di euro per l’attuazione di riforme strutturali in Mali.

Partnership con i paesi del G5 Sahel

Lo stanziamento 125 milioni di euro aggiuntivi è stato annunciato da Bruxelles in occasione della Conferenza di coordinamento dei partner e dei donatori (Partners and Donors Coordination Conference) organizzata dai Paesi del G5 Sahel (Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania, e Niger) a Nouakchott, in Mauritania.

L'impegno dell'UE risponde alle priorità di sviluppo e sicurezza del G5 Sahel, come stabilito nel Programma di investimento prioritario (PIP) previsto per l’area. Una risposta, spiega l’Esecutivo, che prende la forma del Programma d’emergenza per la stabilizzazione delle aree frontaliere del G5 Sahel, finanziato dal Fondo fiduciario di emergenza per l'Africa (EU Emergency Trust Fund for Africa), lo strumento lanciato nel 2015 durante il Summit di La Valletta per affrontare le cause alla base delle crisi umanitarie nelle regioni del Sahel e del lago Ciad, nel Corno d’Africa e in Nord Africa e della conseguente migrazione irregolare. 

Il programma migliorerà le condizioni di vita delle persone nelle aree transfrontaliere attraverso un migliore accesso all'acqua e ai servizi igienico-sanitari, rafforzando la resilienza delle comunità agricole rispetto all'insicurezza alimentare, e misure di prevenzione dei conflitti.

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Politiche sociali, buon governo e accesso all'elettricità in Niger

Bruxelles intende poi mobilitare 108 milioni euro aggiuntivi per le politiche sociali, la sicurezza, il buon governo e l'accesso all'elettricità in Niger.

Al fine di rafforzare il partenariato con il Paese africano l’UE prevede l'aggiunta di 90 milioni di euro al National Indicative Programme nigerino e una sovvenzione di 18 milioni di euro per migliorare l'accesso alla fornitura elettrica. Si tratta, spiega Bruxelles, di un supporto dall’approccio integrato, che combina sviluppo, sicurezza, assistenza umanitaria e controllo delle irregolarità migrazione.

Questa iniziativa è in sinergia con il Piano nazionale di sviluppo economico e sociale adottato dal Niger e sostenuto dall'UE e da altri partner internazionali. 

Fondi per le riforme strutturali in Mali

Infine, l'Unione europea intende mobilitare 50 milioni di euro per l'attuazione di riforme strutturali volte a migliorare la sicurezza, la governance e l'accesso ai servizi di base in Mali. Lo stanziamento di questi fondi contribuirà ad aumentare le risorse assegnate ai programmi di sostegno al bilancio in corso nel Paese, finalizzati all'attuazione di riforme nei settori strategici nel breve termine.

Le riforme saranno tese a combattere la corruzione, migliorare l'accesso all'istruzione elementare, in particolare per le ragazze, migliorare l'accesso a un sistema di giustizia equo, aumentare l'offerta di formazione professionale e ridurre l'insicurezza alimentare e nutrizionale.

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