Dalla conferma delle agevolazioni per gli investimenti delle imprese alla nascita di un fondo di venture capital sul modello francese. Alla vigilia della sessione di bilancio, Di Maio dà alcune indicazioni sulle misure per PMI e innovazione. E annuncia una call per blockchain e IA.
> Ammortamenti e Nuova Sabatini - Governo studia modifiche per favorire PMI
Politiche industriali, semplificazioni, venture capital e blockchain. In audizione alla Camera dei Deputati davanti alle commissioni riunite Attività Produttive, Lavoro e Affari Sociali sulle linee programmatiche del Governo, il ministro dello Sviluppo economico e del lavoro Luigi Di Maio mette molta carne al fuoco. Fornendo così alcune dritte su cosa potrebbe contenenere la prossima Legge di Bilancio.
Ammortamenti, Nuova Sabatini, Credito d’imposta ricerca e sviluppo: tra conferme e novità
Innanzitutto, non chiamatela Industria 4.0. Di Maio ci tiene a porre l’accento sull’evoluzione del piano varato per aiutare le industrie ad adeguarsi alla quarta rivoluzione industriale: il piano Impresa 4.0. Il radar, insomma, è puntato sulle imprese, soprattutto quelle di dimensioni minori.
E in quest’ottica va inquadrata la conferma di misure agevolative particolarmente care alle imprese: “iper e superammortamento, Nuova Sabatini, contratti di sviluppo e credito d’imposta per R&S saranno confermati”, dichiara il ministro.
Ma - come anticipato qualche settimana fa - c’è da attendersi qualche ritocco: “Stiamo cercando di sburocratizzarne l’accesso, e di renderle sempre più a misura di PMI”.
E sempre in ottica semplificazione si inquadrano i provvedimenti che saranno inclusi nel cosiddetto Decreto Urgenze, che oltre a contenere misure per Genova, Ischia e il Centro Italia colpito dal terremoto del 2016, includerà un “pacchetto de-certificazione a sostegno delle attività produttive”.
Banca pubblica degli investimenti
Rispondendo a un’interrogazione sul Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, Di Maio ha fatto sapere che “sarà rifinanziato finché non sarà avviata la Banca pubblica degli investimenti: un progetto che ambisce a riordinare tutti i sistemi di garanzie di finanziamento che esistono nell’ordinamento vigente”.
Non una semplice operazioni di accorpamento, tiene a chiarire il ministro: “il totale deve avere una somma maggiore” delle risorse afferenti ai singoli fondi.
Un fondo di venture capital sul modello francese
Lo scorso anno in Italia erano 36 gli operatori attivi nel venture capital, per investimenti pari a circa 135 milioni di euro, più 60 milioni investiti da 21 corporate venture capital e 25 milioni da investitori informali.
Numeri ancora troppo esigui, “una frazione rispetto a Francia e Gran Bretagna”. L’obiettivo è quindi potenziare il mercato del private equity: “Stiamo improntando un fondo per il venture capital sul modello francese, che tenga insieme sia fondi pubblici che privati coinvolgendo i soggetti che nel nostro Paese già hanno disponibilità finanziaria, e che già ci stanno dando la disponibilità a partecipare a un fondo di venture capital per le startup innovative. Parlo sia di grandi aziende sia di altri soggetti”.
Blockchain e Intelligenza artificiale: presto una call per esperti
“Il 27 settembre firmeremo l’adesione dell’Italia al partenariato europeo sulla blockchain”, annuncia Di Maio.
Uno strumento per lo scambio di esperienze e competenze in campo tecnico e normativo e per la preparazione al lancio di applicazioni blockchain a livello UE nato ad aprile da 22 Paesi, Italia esclusa.
“Oltre ad aderire alla partnership stiamo cercando di favorire alcune sperimentazioni in determinati settori per permettere alle imprese di conoscere questa tecnologia, che sicuramente rivoluzionerà il loro rapporto con gli intermediari, che siano i professionisti o i vari enti pubblici e privati”, prosegue il ministro, che annuncia il lancio di una Call for Experts per redigere una strategia nazionale sia per la blockchain che per l’intelligenza artificiale.
“Il nostro obiettivo è coinvolgere le migliori menti di questo Paese e sviluppare in maniera coordinata sia l’utilizzo della blockchain sia, in generale, un piano di coordinamento per l’intelligenza artificiale”.