La legge di conversione del DL 13/2023 mette mano anche al mondo degli appalti, intervenendo sul fronte del caro materiali e prevedendo misure sia per velocizzare i pagamenti, sia per facilitare la partecipazione alle gare.
Il decreto PNRR 3 interviene innanzitutto sul Fondo opere indifferibili, riconoscendo un aumento del 20% delle risorse già preassegnate per le opere avviate tra il 1° gennaio e il 17 maggio 2022. Sempre in materia di caro materiali, inoltre, la legge di conversione del DL 13/2023 conferma la possibilità di accedere ai fondi per il caro materiali per il 2023 anche per chi ha avuto accesso ai fondi destinati alle opere in corso nel 2022.
Sul fronte invece dell'accesso alle gare, di grande rilievo è la misura che interviene in materia di garanzie. Il decreto PNRR 3 ha previsto infatti l’applicazione dello svincolo progressivo della garanzia definitiva, prevista a carico dell’appaltatore per la sottoscrizione del contratto.
Infine, tra le disposizioni destinate a facilitare la vita delle imprese interessate ai contratti pubblici figurano quelle che mirano a velocizzare i pagamenti. Da un lato, infatti, il decreto PNRR ter aumenta l’importanza del rispetto dei tempi dei pagamenti nell’ambito dei sistemi di valutazione della performance dei dirigenti. Dall’altro, il provvedimento prevede che l’istanza telematica presentata dai soggetti che richiedono l'accesso alle risorse del Fondo opere indifferibili costituisca titolo per l’emissione della fattura da parte dell’impresa esecutrice.
Per approfondire: Cosa prevede il nuovo Codice appalti 2023?
Le misure del Decreto PNRR Ter sul caro materiali
Come già accennato, la partita per contrastare gli effetti nefasti del caro materiali sul mondo degli appalti viene giocata dalla legge di conversione del Decreto PNRR Ter su più fronti.