Il Fisco ha rilasciato la versione aggiornata ad ottobre 2022 della guida sul bonus ristrutturazione 2022 che fa anche il punto su aspetti come la cessione del credito, lo sconto in fattura e la convivenza con il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
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Introdotto per la prima volta nel lontano 1986 e modificato a più riprese nel corso degli anni, prima dell’arrivo del superbonus 110%, il bonus per la ristrutturazione edilizia è stato sicuramente l’incentivo più famoso ed utilizzato dai contribuenti per fare i lavori a casa.
Per facilitare gli italiani ad ottenere l’incentivo, evitando errori e chiarendo dubbi, il Fisco pubblica da anni una Guida che viene aggiornata periodicamente per tenere conto delle ultime modifiche normative e delle proroghe varate dai governi.
Ecco dunque cosa prevede la Guida ristrutturazione 2022 dell’Agenzia delle entrate, nella sua edizione di ottobre 2022.
La storia del bonus ristrutturazioni
Il bonus ristrutturazioni edilizie è un’agevolazione fiscale che permette di effettuare interventi di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità abitative, sia su parti comuni di edifici condominiali.
Secondo l'impostazione originaria della norma che l’ha istituito nel 1986, il bonus ristrutturazioni consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48 mila euro per unità immobiliare.
A partire dal 2012 però lo Stato ha elevato al 50% la percentuale di detrazione, innalzando di pari passo anche l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio, che è salita infatti a 96 mila euro.
Da quel momento, la maggiorazione del bonus (sia in termini di percentuale che di importo agevolabile) è stata prorogata più o meno di anno in anno, fino ad arrivare alla Legge di Bilancio 2022 varata dal Governo Draghi che per la prima volta ha stabilizzato l’incentivo su un arco temporale più lungo, permettendo a imprese edili e contribuenti di pianificare questi interventi su un orizzonte temporale più lungo.