Lo scorso anno l’eolico offshore ha segnato un nuovo record e c’è il potenziale per una crescita esponenziale. L’Italia? È potenzialmente il terzo mercato mondiale per eolico galleggiante e in tre Regioni - Sardegna, Sicilia e Puglia - questa fonte di energia rinnovabile ha maggiori potenzialità di sviluppo. Ma è uno sviluppo solo ipotetico, almeno per ora, per via di una serie di ostacoli burocratici e normativi.
Iniziamo a inquadrare il settore a livello globale: come registrato dal Global Offshore Wind Report 2023, l’analisi annuale redatta dal GWEC – Global Wind Energy Council, la capacità eolica offshore nel 2022 ha toccato quota 8,8 GW a livello globale, registrando il suo secondo anno migliore di sempre. E nel prossimo decennio il settore potrebbe aggiungere altri 380 GW in 32 mercati, ma con la regione Asia-Pacifico che da sola deterrà la metà della nuova crescita.
La Cina, come spesso accade quando si parla di energie rinnovabili, ha un ruolo di primo piano: basti pensare che a fine giugno il Paese ha annunciato di aver installato la più grande e potente turbina eolica offshore del mondo.
L’Italia potrebbe diventare il terzo mercato mondiale per l’eolico offshore
L’Italia è teoricamente il Paese ideale per sviluppare l’eolico offshore galleggiante. A dirlo è la Floating Offshore Wind Community, progetto creato da The European House - Ambrosetti in collaborazione con Renantis, BlueFloat Energy, Fincantieri e Acciaierie d’Italia sulla base di una serie di dati.
Secondo le stime del Global Wind Energy Council, citate dalla Floating Offshore Wind Community, l’Italia è il terzo potenziale mercato mondiale per eolico galleggiante.
Secondo il Marine Offshore Renewable Energy Lab (MOREnergy Lab) e il Politecnico di Torino, il potenziale italiano di eolico offshore galleggiante è pari a 207,3 GW (3,4 volte le rinnovabili installate nel 2022) in termini di potenza, e 540,8 TWh/anno (1,7 volte la domanda elettrica nel 2022) in termini di generazione.
Le caratteristiche morfologiche e la conformazione dei fondali marini, dovrebbero insomma garantire al nostro Paese un enorme potenziale per l’installazione di eolico offshore galleggiante. Ma per ora non è così.