Crediti d’imposta energia per imprese ridotti fino al 30 giugno
Approvata alla Camera la legge di conversione del nuovo decreto Bollette, che proroga fino al 30 giugno, oltre al bonus sociale, anche i crediti d’imposta per le imprese contro il caro energia, prevedendo una riduzione delle aliquote.
Contro i rincari delle bollette di luce e gas nei mesi scorsi sono state attivate diverse misure di aiuto alle imprese: dai crediti d'imposta alla possibilità di pagare le bollette a rate.
Finora diversi provvedimenti hanno previsto crediti d'imposta e aiuti alle imprese per pagare le bollette. Si tratta del decreto Bollette (n. 17/2022), del decreto Energia (n. 21/2022), del decreto Aiuti (50/2022), seguito dal decreto Aiuti bis (n. 115/2022) e dal decreto Aiuti ter (n. 144/2022).
Ulteriori misure per far fronte alla crisi energetica sono contenute nel decreto Aiuti quater (DL 176/2022) e trovano posto anche nella Legge di Bilancio 2023, la legge n. 197 del 29 dicembre 2022, entrata in vigore il 1° gennaio 2023. Il focus di entrambi i provvedimenti è sui crediti d’imposta energia: la legge di bilancio, in particolare, innalza il tax credit per bar, ristoranti e piccole attività economiche, aumenta i crediti d’imposta per energivori e gasivori, prolunga l'azzeramento degli oneri generali di sistema nel settore elettrico e introduce un incentivo, gestito da Terna, per la riduzione dei consumi di energia elettrica.
Con la legge di conversione del nuovo decreto bollette (decreto legge n. 34 del 30 marzo 2023 "Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali"), approvata dalla Camera dei Deputati il 18 maggio, si allunga la vita dei crediti d'imposta energia per imprese e famiglie.
L’11 aprile scorso, invece, è approdato in Gazzetta Ufficiale, il decreto MIMIT del 3 marzo sulla rateizzazione delle bollette.
In questo articolo forniamo una panoramica complessiva degli aiuti alle imprese per tagliare i costi energetici.
I decreti contro il caro energia
- I crediti d'imposta energia
- Riduzione degli oneri generali di sistema
- Rateizzazione delle bollette
- I testi normativi
Crediti d’imposta energia
Con i rincari energetici sono stati introdotti diversi crediti d'imposta energia rivolti a un'ampia platea di imprese. Di seguito il punto aggiornato sui diversi tax credit.
Credito d'imposta alle imprese energivore e gasivore
Alle imprese energivore, a forte consumo di energia elettrica è riconosciuto un credito di imposta ad hoc, con percentuali che hanno subito variazioni nel corso del tempo. Nel dettaglio il tax credit è:
- del 20% per il primo trimestre 2022;
- del 25% per il secondo e terzo trimestre 2022;
- del 40% per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022;
- del 45% per il primo trimestre 2023;
- del 20% per il secondo trimestre 2023 (se nei primi tre mesi dell'anno le imprese hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019), come previsto dal decreto bollette n. 34/2023.
Un tax credit ad hoc è previsto anche per le imprese gasivore, quelle cioè a forte consumo di gas naturale. Anche in questo caso la percentuale del crediti d'imposta ha subito variazioni nel corso dei mesi, arrivando a un tax credit:
- del 10% per il primo trimestre 2022;
- del 25% per il secondo trimestre 2022;
- del 25% per il terzo trimestre 2022;
- del 40% fino a dicembre 2022;
- del 45% per il primo trimestre 2023 per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, come previsto dalla Manovra;
- del 20% per il secondo trimestre 2023 (se nei primi tre mesi dell'anno le imprese hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019), come previsto dal decreto bollette 2023.
Credito d'imposta energia per le imprese più piccole
Una novità introdotta dal decreto Aiuti ter riguarda l'allargamento dei crediti d'imposta energia alle imprese più piccole. Si tratta per intenderci di bar, negozi, ristoranti, una vasta platea di imprese (circa 2 milioni di imprese) che prima era rimasta esclusa dai tax credit per i rincari delle bollette.
In termini tecnici si tratta di quelle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza pari o superiore a 4,5 kW.
Anche in questo caso il credito d’imposta è stato modificato nel corso dei mesi prevedendo una percentuale di aiuto:
- del 30% fino a fine 2022;
- del 35% nel primo trimestre 2023 (come previsto dalla legge di bilancio);
- del 10% per il secondo trimestre 2023 (se nei primi tre mesi dell'anno le imprese hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019), novità introdotta dall'ultimo decreto bollette.
Credito d'imposta per l'acquisto di gas naturale per le imprese non gasivore
Alle imprese diverse dalle gasivore è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta, in percentuale sulla spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.
Anche in questo caso nel corso dei mesi le percentuali del tax credit per le aziende non gasivore è stato modificato nel corso dei mesi, prevedendo un credito:
- del 25% per il secondo trimestre 2022;
- del 25% per il terzo trimestre 2022;
- del 40% per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022;
- del 45% per il primo trimestre 2023 (come previsto dalla manovra);
- del 20% per il secondo trimestre 2023 (se nei primi tre mesi dell'anno le imprese hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019), come previsto dal decreto bollette n. 34/2023.
Riduzione degli oneri generali di sistema
Un’altra misura di sostegno rivolta alle imprese riguarda l’annullamento degli oneri generali di sistema per il settore elettrico. Misura anche questa prorogata di trimestre in trimestre sia:
- per le utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW fino al quarto trimestre 2022 (come previsto dal decreto 50/2022);
- per quelle con potenza disponibile fino a 16,5 kW fino al primo trimestre 2023 (come previsto dalla finanziaria 2023).
Per il secondo trimestre 2023 il decreto bollette ha previsto la riduzione dell'IVA (al 5% anziché al 10%) e degli oneri generali nel settore gas.
Rateizzazione delle bollette
Per dare una risposta immediata alle aziende che rischiano di non riuscire a fronteggiare gli effetti del caro energia, il decreto 21/2022 ha previsto la possibilità di pagare le bollette a rate. Non si tratta di una misura nuova, a dire il vero. Già la legge di bilancio 2022 aveva previsto la possibilità di rateizzare le bollette luce e gas.
Il decreto 21/2022, nel dettaglio, stabilisce che le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai propri fornitori la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici relativi ai mesi di maggio e giugno 2022. Il numero massimo di rate mensili non può essere superiore a 24.
A prorogare la misura ha provveduto il decreto Aiuti quater. Le imprese possono richiedere ai fornitori la rateizzazione, per un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità e gas naturale per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.
L’11 aprile in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 3 marzo che indica come le imprese possono presentare la richiesta di rateizzazione degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale.
I testi normativi di riferimento
Decreto Bollette - decreto n. 17/2022
Decreto Energia - decreto 21/2022
Decreto Aiuti - decreto 50/2022
Decreto Aiuti Bis - decreto 115/2022
Decreto Aiuti Ter - decreto 144/2022
Decreto Aiuti Quater - decreto 176/2022
Legge di Bilancio 2023 - Legge n. 197/2022