Ok al decreto Sud. Passano riforma governance FSC e Accordi di coesione

|Norme|31 October 2023

Raffaele Fitto - Photo credit: Palazzo ChigiCon il via libera della Camera alla legge di conversione del Decreto Mezzogiorno n. 124-2023 si completa l'operazione di accentramento della gestione del Fondo sviluppo e coesione in capo al Ministero guidato da Fitto, già avviata dal decreto PNRR 3. Ai vecchi Piani di sviluppo e coesione subentrano gli Accordi di coesione.

Con il decreto Sud arriva la ZES unica Mezzogiorno

Il dl 13-2023, più noto come decreto PNRR Ter, aveva infatti già previsto la soppressione dell'Agenzia per la coesione territoriale e il trasferimento delle sue funzioni di programmazione, coordinamento e monitoraggio dei fondi nazionali ed europei della Politica di coesione - quindi fondi strutturali e Fondo sviluppo e coesione (FSC) - al Dipartimento per le Politiche di coesione e in particolare ad un nuovo Nucleo per le politiche di coesione (NUPC), responsabile anche dei fondi europei da far confluire nel capitolo REPowerEU del PNRR.

La legge di conversione del decreto Sud, su cui il 30 ottobre la Camera ha votato la fiducia, seguita oggi dal voto finale, stabilisce la fine dell'era dei Piani di sviluppo e coesione e del vecchio assetto incentrato sugli obiettivi strategici e le aree tematiche basati sulle missioni del Piano Sud 2030. D'ora in poi le risorse del Fondo sviluppo e coesione sono programmate nell'ambito di Accordi per la coesione, previa delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) su proposta del Ministro per gli Affari europei, sentita la Cabina di regia FSC.

Per quanto riguarda la programmazione 2021-2027 si tratta in tutto di circa 50 miliardi di euro, al netto delle risorse FSC già impegnate, di cui 4 miliardi per il 2021, 5 miliardi annui dal 2022 al 2029 e 6 miliardi di euro per il 2030, ripartiti nella proporzione dell’80 per cento nelle aree del Mezzogiorno e del 20 per cento nelle aree del Centro-Nord.

Cosa prevede la riforma del Fondo sviluppo e coesione?

Il decreto Crescita 34-2019 aveva sostituito la pluralità di Piani e Programmi degli anni precedenti con un unico documento programmatorio: il Piano di sviluppo e coesione (PSC).

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