Il bando del Cap-Coe per l’assunzione di 2.200 unità di personale da assumere in pianta stabile negli enti del Sud ha registrato un boom di adesioni. Le domande pervenute sono state infatti quasi tre volte superiori ai posti disponibili. Adesso parte la fase di analisi dei fabbisogni di personale manifestati dalle pubbliche amministrazioni meridionali, che daranno luogo ai criteri di ripartizione del personale che verrà assunto mediante un concorso nazionale.
Il confronto sulla Politica di Coesione post 2027 entra nel vivo
All’indomani della chiusura della manifestazione di interesse lanciata a fine novembre, il Dipartimento per le politiche di Coesione rende noti i numeri e i profili di partecipazione pervenuti dai territori delle sette regioni destinatarie dell’avviso, che rappresenta uno degli interventi più importanti del nuovo Programma Nazionale Capacità per la Coesione 2021-2027 (PN Cap-Coe 2021-2027). Parliamo dell’assunzione a tempo indeterminato di 2.200 funzionari da impiegare esclusivamente nella gestione dei fondi europei per la realizzazione di progetti per la Coesione in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
I risultati del bando Cap-Coe per le assunzioni al Sud
A fonte dei posti disponibili, infatti, il fabbisogno complessivo di nuove unità si è attestato su circa 6mila professionisti richiesti, quasi tre volte il numero massimo di possibili assunzioni. L’avviso si è rivolto a amministrazioni regionali, alle province, alle Città metropolitane e ai Comuni.
Ebbene, per quanto concerne le prime, dalle Regioni è emerso un fabbisogno complessivo di quasi 450 unità di personale, rispetto alle 250 previste dall’Avviso.
Fronte Enti Locali, invece, all’avviso ha aderito il 70% delle PA potenzialmente interessate, che hanno espresso complessivamente un fabbisogno di oltre il 300% rispetto alla disponibilità indicata nell’Avviso (più di 5.000 unità richieste).
Relativamente alle Province si registra l’adesione di 26 su 27 Province interessate con una richiesta di personale superiore di oltre il 120% rispetto al numero massimo stabilito nell’Avviso.
Infine, le 7 Città Metropolitane dei territori interessati hanno aderito tutte manifestando una richiesta pari a circa l’80% delle risorse indicate nell’Avviso.
Quanto ai profili - che lo ricordiamo, spaziavano da avvocati, a geologi o informatici, solo per citarne alcuni - quelli maggiormente richiesti sono stati gli ingegneri e gli esperti amministrativi contabili.