Chat with us, powered by LiveChatAppello delle regioni per la Politica di Coesione. Ma i fondi strutturali dovranno cambiare - FASI
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Appello delle regioni per la Politica di Coesione. Ma i fondi strutturali dovranno cambiare

|Studi e Opinioni
30 maggio 2024

Politica di Coesione - Photo credit: Foto di Dušan Cvetanović da Pixabay Negli stessi giorni in cui oltre cento regioni europee, tra cui otto italiane, scrivono alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e ai commissari Ferreira, Schmit e Hahn, in difesa della Coesione, due pubblicazioni contribuiscono a porre i termini del dibattito sul futuro della politica di investimento con cui l'UE cerca di colmare i divari tra i territori europei: se i benefici dei fondi strutturali sono tangibili, e nei paesi di più recente adesione hanno funzionato come un motore di convergenza, il tasso di assorbimento delle risorse resta un fattore critico per molti Stati membri, con un ritardo che si aggrava programmazione dopo programmazione.

Al palo la spesa dei fondi europei 2021-2027

Nei giorni scorsi 110 regioni appartenenti a 15 Stati membri - tra cui le italiane Abruzzo, Provincia autonoma di Bolzano, Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta - hanno lanciato un appello alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e ai commissari Ferreira, Schmit e Hahn, in difesa dei caratteri essenziali della Politica di Coesione.

Sì a un riforma che faccia evolvere la Politica di Coesione, si legge nella lettera, a patto che le Regioni siano coinvolte nel processo, restino protagoniste della sua programmazione e attuazione e possano contare su un bilancio adeguato. Sì anche a un ma

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