Digital services act: controllo dei contenuti online, le big tech chiedono tutele

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Studi e Opinioni
|27 ottobre 2020Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
In vista della presentazione della proposta della Commissione europea sul Digital services act (DSA), le grandi aziende del web - tra cui Google, Facebook e Amazon - chiedono maggiori tutele giuridiche per limitare la loro responsabilità nel controllo dei contenuti online illegali e dannosi. > Cosa prevede il Digital services act

Le richieste sono contenute in un documento inviato dall'European Digital Media Association (EDiMA) - che rappresenta anche i Gafam (Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft) - al Collegio dei commissari. La Commissione, infatti, dovrebbe presentare la sua proposta sul Digital Services Act (DSA) entro la fine dell'anno.

Digital services act: cosa chiedono le big tech alla Commissione UE?

L'EDiMA chiede alla Commissione europea l'introduzione di una tutela legale che consenta alle aziende di intervenire proattivamente per rimuovere contenuti e attività illegali dai loro servizi, senza il rischio di ulteriori responsabilità per i tentativi di contrasto ai contenuti illegali.

Dal momento che la normativa UE non prevede una simile disposizione, le big del web propongono di rifarsi al "principio del buon samaritano" - adottato negli Stati Uniti - ma sulla base dei valori e delle leggi europee.

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