Il commissario europeo per Ricerca, innovazione e scienza, Máire Geoghegan-Quinn, ha presentato ieri i risultati della consultazione pubblica condotta nel 2011 sul futuro dello Spazio europeo della ricerca (ERA). Tra le priorità, secondo gli stakeholder che hanno partecipato al sondaggio online, carriere e mobilità dei ricercatori, collaborazione tranfrontaliera, trasferimento delle conoscenze e partecipazione femminile.
Il 4 febbraio dello scorso anno i capi di Stato e di governo dell'Ue, riuniti in sede di Consiglio, hanno accolto la proposta della Commissione di creare un'Unione dell'innovazione e uno Spazio europeo della ricerca entro il 2014, al fine di realizzare un vero mercato unico per la conoscenza e l'innovazione, che trovi in ERA il pilastro non economico e in Horizon 2020 l'insieme degli strumenti finanziari a supporto della ricerca.
Al libro verde presentato dall'Esecutivo Ue, ha fatto seguito una consultazione pubblica sulla materia che ha sollecitato 590 risposte e 101 prese di posizione ad hoc da parte delle organizzazioni di ricerca nazionali ed europee e dei governi dei paesi membri.