
La drastica riduzione del traffico aereo causata dalla pandemia ha reso evidente la necessità di rendere il traffico aereo più resiliente, adeguando le capacità di traffico alla domanda.
Concretamente, si tratta di aumentare le rotte dirette, consumare meno energia, riducendo le emissioni e i costi per le compagnie aeree. Il Single European Sky si pone appunto questi obiettivi.
Nel 2019 i ritardi, da soli, hanno determinato 6 miliardi di euro di costi per l'UE e 11,6 milioni di tonnellate di CO2 in eccesso. Inoltre l'obbligo per i piloti di volare in spazi aerei congestionati anziché seguire una traiettoria diretta comporta emissioni inutili; lo stesso accade quando le compagnie aeree seguono rotte più lunghe per evitare le zone tariffarie più costose.