OMC: UE contesta a Cina misure sul trasferimento tecnologico forzato

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Strategie
|21 dicembre 2018Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
L'UE avvia un nuovo procedimento presso l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) contro il trasferimento di tecnologia imposto alle imprese europee dalla Cina. > Investimenti - in arrivo lo strumento UE per il controllo degli IDE

L'Unione europea si è rivolta all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) per contestare la prassi sistematica che costringe le imprese europee a cedere tecnologia e know-how sensibili come presupposto per fare affari in Cina.

Nella richiesta presentata all'OMC, l'UE contesta a Pechino diverse leggi che impongono prescrizioni in materia di prestazioni alle imprese straniere operanti nel colosso asiatico e ne limitano la libertà economica e contrattuale in fatto di investimenti e trasferimenti di tecnologia.

Tali prescrizioni, spiega Bruxelles, costringono o inducono le aziende europee a trasferire la propria tecnologia alle joint venture istituite con partner cinesi in cambio delle necessarie autorizzazioni amministrative rilasciate dalle autorità cinesi. Le imprese straniere sono, inoltre, tenute a svolgere in Cina le attività di ricerca e sviluppo. Si tratta, spiega la Commissione europea, di disposizioni che vanno in contrasto con quanto previsto dalle leggi dell’OMC, cui la Cina aderisce.

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