A 5 anni dall'adozione della direttiva quadro per la protezione del suolo, ancora in fase di discussione presso il Consiglio e il Parlamento europeo, la Commissione europea presenta due relazioni, una scientifica e una strategica, sul degrado dei terreni: un fenomeno che minaccia agricoltura e biodiversità e acuisce l'impatto di siccità e inondazioni.
I dati dell'Esecutivo Ue sono allarmanti: la perdita di suolo dovuta all’impermeabilizzazione, tra il 1990 e il 2006, viaggia al ritmo di 275 ettari al giorno, sottraendo in un decennio un'area paragonabile alla superficie di Cipro.
Le conseguenze di questi sviluppi e i ritardi nelle iniziative finora attivate stati analizzati dalla Commissione in due documenti, uno strategico “Attuazione della strategia tematica per la protezione del suolo e attività in corso” e uno scientifico, intitolato “The State of Soil in Europe”.
La strada da seguire, per il commissario responsabile per l’Ambiente, Janez Potočnik, è ora quella di “un approccio comune in tutta l’UE”. E quindi, innanzitutto, occorre rendere operative le proposte legislative avanzate dall'Esecutivo di Bruxelles, ancora al vaglio di Consiglio e Parlamento europeo.
Nel frattempo, altri interventi sono stati promossi dalla Commissione per sensibilizzare la popolazione sul tema della tutela del suolo e per favorire le attività di ricerca in materia, ad esempio con il progetto LUCAS, insieme alla concessione di fondi per il recupero dei terreni industriali o contaminati nell'ambito della Politica di Coesione 2007-2013.
Non mancano, poi, nuove proposte in vista degli obiettivi di contrasto al cambiamento climatico per il 2020: tra queste, quella di contabilizzare le emissioni legate all’utilizzo del suolo, ai cambiamenti nella destinazione d'uso dei terreni e alla silvicoltura.
La palla ora a eurodeputati e Stati membri, di cui ora la Commissione attende i pareri.
Links
Attuazione della strategia tematica per la protezione del suolo e attività in corso
The State of Soil in Europe
LUCAS